Affari Europei
Volta, il think tank della Leopolda sbarca a Bruxelles
Si chiamerà Volta, avrà sede a Milano e a Bruxelles e sarà guidato da Giuliano da Empoli. E' questa in breve la carta d'identità del think tank che nasce alla Leopolda. Ma dietro a questi pochi dettagli si dipana una idea di fondo con molte sfaccettature.
Innanzitutto il nome, Volta, come Alessandro inventore della pila il primo generatore di energia al mondo, ma anche come arco a volta elemento fondante dell'architettura classica. Poi le sedi: Milano capitale economica e creativa del paese e Bruxelles snodo dei paesi dell'Unione e delle grandi sfide future.
E ancora il coordinatore, Giuliano da Empoli, giovane saggista cosmopolita, consigliere renziano, che guardacaso ha appena dato alle stampe un pamphlet dal titolo 'La prova del potere. Una nuova generazione alla guida di un vecchissimo paese'. L'idea insomma e' di dar vita a un think tank di nuova generazione, che offra temi e riflessioni connessi al mondo che gira intorno ma con un'ottica che non prescinde dalla profondita' culturale italiana.
"Noi non saremo mai la Silicon valley - spiega da Empoli - l'Italia e' un po' come la stazione Leopolda", perche' sa ricavare una struttura nuova e utile da una dismessa ma affascinante. E proprio intorno alla Leopolda gira tanto del nuovo think tank. Perche' l'idea e' proprio quella di rendere stabile, seppur leggera, la forza che tiene in piedi la kermesse fiorentina, che resta nonostante le mutazioni genetiche il luogo dell'anima di Renzi e del renzismo.
La prima idea, il primo tema con cui si confrontera' Volta sara' il servizio civile europeo. "Perche' parte ora e perche' raccontare ai diciottenni cos'e' l'Europa e' davvero una bella sfida". Un banco di prova per una nuova generazione, insomma, che ha raggiunto in modo tumultuoso le stanze in cui si decide e vuole darsi ora nuovi orizzonti, forse anche maggiore profondita', sicuramente nuovi obiettivi.