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Alex Pacifico:

La Tv sta cambiando, non solo nei contenuti e nei protagonisti ma in un certo senso subisce la metamorfosi dettata dalle piattaforme, come Prime e Netflix per esempio. Chi invece non cambia e da più di 20 anni è sulla cresta dell’onda risponde al nome di Alex Pacifico, oggi uno dei manager dello show business più gettonati. I suoi artisti ricoprono ruoli di grande importanza in molti film di successo, e anche la tv spesso bussa alla sua porta alla ricerca di novità. Perché lui è un vero talent scout, capace di intravedere nei suoi assistiti il valore aggiunto.

Alex, lei da più di 20 anni lavora nel settore della moda e della tv, come artista. Cosa l’ha spinta a diventare un manager?

Ho avuto il privilegio di lavorare con grandi stilisti e brand della moda italiana ed internazionale e poter collaborare nella televisione e nel cinema di qualità, ricoprendo spesso nella vita  professionale ruoli differenti, ognuno dei quali ha lasciato una traccia importante fino a fami maturare la consapevolezza di essere nato per esaltare il talento degli altri.

Riconoscerà che il piccolo schermo è profondamente cambiato rispetto al passato. In che cosa si è evoluto?

La televisione negli anni è cambiata molto, da quella generalista analogica al digitale terrestre fino alle grandi piattaforme che hanno spaccato il mercato, proponendo l’offerta di tanti contenuti importanti, ma per alcuni versi anche meno qualità. Ma i numeri hanno dato ragione a questi cambiamenti.

Un tempo l’offerta televisiva era limitata. Secondo lei cosa ci aspetta in futuro? 

La televisione sarà sempre di più un contenitore digitale e delle diverse piattaforme, come Prime e Netflix, anche a discapito dei film nel sale cinematografiche.

Quando ha deciso che il cinema dovesse essere il suo nuovo percorso artistico come manager?

In realtà il Cinema, la fiction e le serie sono sempre state la mia prima passione. Ho iniziato con la televisione ma sempre con l’obiettivo di sviluppare la parte cinematografica con giovani e talentuosi attori.

Tra i diversi talenti che ha lanciato, chi le ha dato maggiori soddisfazioni?

Ho avuto molte soddisfazioni nel mio lavoro. Recentemente sono i giovani ad avermi dato tante soddisfazioni come  Simone Baldasseroni che abbiamo visto come grande protagonista del famoso bestseller “il fabbricante Di Lacrime” targato Netflix. O Samuele Carrino che sarà il volto di Andrea Spezzacatena nel film che in questi giorni è in produzione a Roma, “Il ragazzo dai pantaloni rosa”.

Lei era un attore, come mai non ha proseguito quella carriera?

Ho dato seguito a ciò che vedevano gli altri e sono passato dalla moda alla tv e alla fiction/cinema. Tutto mi è stato utile per conoscere e maturare la mia vera vocazione “esaltare il talento degli altri”, questo è il mio vero lavoro.

Oggi lei cosa cerca in un artista?

Il talento, l’impegno e la serietà. Elementi che un artista deve ad oggi avere  per condividere e raggiungere i nostri obiettivi . Ho dato i natali a molte persone in questi anni chi più chi meno con grande riconoscenza,

Se un giovane si rivolge a lei per essere seguito è capace anche a dire di no?

Ciò che mi affascina e mi appassiona spesso lo scelgo e diventa una missione.

Qualora non fosse così il mio è sempre e sempre sarà un No. Prendere in mano la vita artistica di una persona è una grande responsabilità ed io proteggo ciò in cui credo “l’anima ed il talento”.

 Lei oltre al management è specializzato nel settore degli eventi. Ci parli dell’Apm events.

Ho organizzato per anni serate di gala e beneficenza per molti stilisti italiani e gestito grandi eventi, portando all’interno di essi ciò che più mi rappresenta: eleganza, stile e creatività. Apm Events ha un’identità precisa e come tale vuole essere esclusiva, di nicchia: il nostro obiettivo è organizzare eventi importanti che sappiano creare momenti di magia.

Ne ha fatta tanta di strada dal suo esordio, che cosa ancora le manca per sentirsi realizzato?

A volte penso di aver fatto poco ma quando mi guardo indietro e ripercorro la strada che mi sono lasciato alle spalle mi commuovo, in pochi anni ho creato una mia identità senza essere figlio o parente di nessuno, soltanto puntando sulle mie intuizioni e scegliendo persone che erano predestinate al successo. La mia vita si racchiude in una frase importante: “Dove c’è talento non esistono barriere”.



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