Trevignano: apparsa la Madonna in cielo, ma era attaccata ad un drone

La Madonna di Trevignano in cielo: era agganciata ad un drone e non librava da sé in aria per virtù preternaturali

Di Giuseppe Vatinno
Madonna di Trevignano (foto Ipa)
Cronache

Trevignano: apparsa la Madonna in cielo, ma era attaccata ad un drone

Come ogni tre del mese un sempre più ridotto numero di fedeli, questa volta poche decine, si è radunato ad ascoltare le esternazioni mistiche della presuntissima veggente Maria Giuseppa Scarpulla, già condannata in primo grado a due anni di reclusione –pena sospesa- per bancarotta fraudolenta.

In seguito ha cambiato nome e si fa chiamare “Gisella”.

Da anni il tre di ogni mese “vede la Madonna” che le parla e gli dà consigli. Altre volte si manifestano direttamente Gesù Cristo e pure Dio.

Peccato però che li veda solo lei. Ne abbiamo parlato ad esempio qui

Il frigo della signora Gisella è diventato famoso per essere la sede del cosiddetto “miracolo della moltiplicazione dei gnocchi” che ha permesso di sfamare gli adepti come nel caso dell’evangelica moltiplicazione dei pani e dei pesci avvenuta sul lago di Tiberiade.

Così anche domenica scorsa un ridottissimo –rispetto al passato- drappello di adepti si è riunito ad ascoltare il messaggio mariano, ma qualcosa non deve aver funzionato nella sincronia celeste tra Cielo e Terra perché mentre la Madonna –rimossa da tempo dalla sua teca abusiva per ordine delle Autorità- parlava con la veggente si è palesata contemporaneamente in volo orizzontale nel cielo sopra il luogo del raduno.

I presenti dapprima hanno sobbalzato speranzosi gridando al miracolo, ma via via che la Madonna si avvicinava si è palesa loro la verità.

No, non era il tanto atteso miracolo, semplicemente un drone con agganciata una statua della Madonna trascinata in volo sui salmodianti, come in un film di Don Camillo e Peppone.

Dopo il primo momento di umano turbamento i fedeli si sono resi conto che si trattava appunto di una atroce beffa peraltro nota come perculamento: la Madonna era agganciata ad un drone e non librava da sé in aria per virtù preternaturali, per così dire, ma grazie alle leggi della fisica e della meccanica in particolare. A quel punto si è scatenato un furioso e non molto evangelico dibattito su di chi fosse l’iniziativa, constatato che non proveniva da ambienti divini. In un primo momento qualcuno –ex –fedeli ora ostili- ha addirittura pensato ad una trovata della intraprendente Gisella che volesse così protestare contro la rimozione forzata della statua dalla sua teca.

Tuttavia fonti blog e account vicini ad essa (a Gisella, non la Madonna, ndr) hanno parlato di “soliti blasfemi che hanno provato a turbare la “sacralità del momento” e quindi hanno impallinato i responsabili della goliardata.

Una possibile spiegazione è che ci sia stato qualcuno infiltrato tra i presenti e che al momento giusto abbia dato il segnale di azione a dei complici nascosti dietro un boschetto vicino che hanno poi attivato il drone con tanto di statua della Madonna agganciata a riporto che si è fatta un giretto in aria.

Al di là del divertimento che questa vicenda sta procurando al pubblico più scafato, forse sarebbe il caso di intervenire seriamente per bloccare definitivamente questo tipo di manifestazioni, anche perché la Chiesa Cattolica, ha già espresso la sua perplessità se non ostilità per l’intera vicenda che non sta facendo certo una buona pubblicità anche al comune di Trevignano che magari vorrebbe essere conosciuto per l’amenità dei luoghi e la bontà del cibo e del vino e non per questi fenomeni da baraccone.

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