Al via il Forum di Web3 Alliance, Schiaffino: "Politica lenta sull'IA, noi possiamo velocizzare i processi"
Intervista alla Vice-presidente del primo consorzio italiano dedicato alle realtà del settore tech
Al via il Web3Alliance Forum. Intervista a Elena Schiaffino
“Oltre l’Ai. Le imprese e la sfida del Web 3.0”. Questo il titolo che accompagna il W3A Forum, evento dedicato alle nuove grandi tematiche del mondo digitale, che si terrà mercoledì 21 giugno a Milano presso l’Hotel NH Collection Milano CityLife.
L’obiettivo del convegno è far chiarezza sull’impatto del metaverso, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e, più in generale, del Web 3.0 sul modo di fare business. A organizzare l’evento è Web3 Alliance, il primo consorzio italiano che raccoglie le realtà imprenditoriali dedicate, appunto, a queste nuove tecnologie intangibili, ma estremamente concrete. A spiegare con precisione ad Affaritaliani.it quale scopo si cela dietro il progetto ‘dell’alleanza’ è Elena Schiaffino, Vice-presidente di Web3 Alliance.
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“L'associazione nasce circa un anno fa dal desiderio di dimostrare al mondo la propositività dell’Italia”, spiega Schiaffino. “Credo, infatti, che il nostro Paese possa dare un aiuto fattivo allo sviluppo delle nuove tecnologie digitali, soprattutto l’intelligenza artificiale. Il nostro desiderio è quello dunque di creare un ente che possa partecipare all’avvento di questa nuova rivoluzione tecnologica e che non rimanga tagliato fuori”.
“Per realizzare questa ‘impresa’”, spiega, “la nostra strategia è quella di mettere sullo stesso tavolo soggetti del mondo tech appartenenti a però industries differenti”, spiega. “Builders, platform, venture capital, startup e players (ma anche studi legali) vengono dunque riuniti per affrontare insieme le nuove sfide provenienti dal mondo digitale. La Web3 Alliance è di fatto una pragmatica risposta del mercato al bisogno di conoscere le più recenti e complesse innovazioni tecnologiche e di stare al passo con la loro evoluzione”, continua la Vice-presidente.
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“Ma non è tutto. Vorrei che quest’idea si trasformasse in una collaborazione trasversale che va oltre gli ordini di categoria e le singole associazioni”, continua. “Un altro obiettivo, infatti, è quello che la Web3 Alliance si traduca in un ente capace di interloquire proprio con chi, in questo momento, si trova nella posizione di regolamentare queste nuove tecnologie”.
E a proposito di regolamentazioni, il Parlamento Europeo ha da pochi giorni approvato la prima norma al mondo per l’intelligenza artificiale, pensata per imprimere alle tecnologie, come ad esempio l’ormai famoso ChatGpt, il rispetto delle leggi Ue e dei valori fondamentali. “Trovo che questa sia una notizia strepitosa”, commenta Schiaffino. “Dimostra che l’Europa è all’avanguardia con la definizione di normative per la tutela e la protezione dei dati personali dei suoi cittadini. Tuttavia, se andiamo a guardare le date in cui dovrebbe essere ultimata tale regolamentazione, qualcosa non torna”, avverte.
“I processi legislativi e politici”, continua, “hanno dei tempi fin troppo lunghi. Si parla infatti di portare a termine le leggi entro il 2024-2025, tempistiche fin troppo prolungate se paragonate alla strepitosa velocità con cui i sistemi di intelligenza artificiale ‘si insediano all’interno delle nostre imprese e dei nostri business”.
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“E da qui nasce l’intuizione”, rivela la Vice-presidente del consorzio. “Avendo noi ‘a disposizione’ una fila di soggetti tech con ogni giorno ‘le mani in pasta’ nel settore, la Web3 Alliance potrebbe dare un reale aiuto alla politica che si occuperà di strutturare le norme sull’intelligenza artificiale e non solo. I nostri ‘associati’ potrebbero infatti dare un notevole contributo basato su una solida e concreta competenza, sia teorica che pratica, in queste nuove tecnologie velocizzando così i processi legislativi. L’alleanza potrebbe trasformarsi in una soluzione per affrontare le tematiche appartenenti al Web 3.0 che stanno andando troppo veloci rispetto alla politica”, conclude infine Elena Schiaffino.