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V - shape mania: tre tecnologie per un ovale perfetto - Dvora Ancona
Una linea della mandibola ben definita è una delle tendenze beauty globali: nata in sordina in Asia (e dove altrimenti?), la jawline-mania è arrivata anche in Usa e in Europa, con tanto di tutorial su YouTube per modellarla con ginnastica e prodotti specifici. Fatta la tara di tutte le esagerazioni della moda, resta vero che i contorni del viso definiti sono uno dei principali connotati della giovinezza e che proprio la perdita di tono del terzo inferiore del viso tradisce il passare del tempo e dà un’aria stanca. Non è solo una questione di pelle, l’invecchiamento comporta la progressiva atrofia di alcuni muscoli facciali, la perdita di massa dell’ossatura del viso e la discesa verso il basso del grasso che prima era distribuito intorno agli zigomi. Ecco allora che le rughe della marionetta ai lati della bocca si uniscono all’adipe che si deposita in basso fino a creare anche un accenno di doppio mento. Il triangolo del volto, anziché avere la punta in basso, si inverte e i lineamenti si confondono. La medicina estetica rappresenta un valido alleato contro questo tipo di inestetismo perché, grazie a macchinari tecnologicamente avanzati che stimolano la pelle in modo mirato, permette di riadattare i tessuti al viso, con risultati molto soddisfacenti.
Con la tecnologia ibrida
Quando il mento è poco definito per una mancanza di tono della zona o per la conformazione della mascella, non si ha doppio mento, ma le “rughe della marionetta”, quei solchi ai lati del viso che danno un’espressione triste: in questo caso, a qualsiasi età, è utile l’effetto tonificante di un’apparecchiatura di tecnologia ibrida come Surgeon, che sfrutta sia la radiofrequenza sia l’elettrostimolazione. Si passa sul viso e sul collo un manipolo con una piattaforma di 27 microaghi lunghi 0,6 mm in grado di stimolare muscoli facciali superficiali, vascolarizzazione, compattezza e turgore. Il risultato è un generale effetto lifting che minimizza al contempo irregolarità cutanee e pori dilatati. Il trattamento, pur utilizzando gli aghi, non è doloroso e lascia sul viso solo un lieve rossore, che si copre con il fondotinta e scompare dopo un paio d’ore.
Con gli ultrasuoni focalizzati
Per una ridefinizione dell’ovale con effetto lifting, esiste poi il macchinario Ultraformer, dotato di 3 manipoli che emettono diversi tipi ultrasuoni ad alta intensità per arrivare a diverse profondità: a 4, 5 mm si stimola la tonificazione muscolare, a 3 mm si lavora sullo scioglimento dei depositi adiposi che vengono poi eliminati tramite il sistema linfatico, mentre a 1 mm i raggi riattivano i fibroblasti, responsabili della produzione di collagene, per un effetto rassodante globale. Non è un trattamento doloroso ma è comunque meglio non praticare sport nelle 48 ore successive.
Con la radiofrequenza monopolare
Infine, per liberarsi dal doppio mento e ridefinire il contorno della mascella senza ricorrere al bisturi, esiste la radiofrequenza monopolare di Agnes, un apparecchio ideato da un medico coreano proprio per scolpire una zona che, causa forza di gravità, diventa ricettacolo di grasso difficile da eliminare. Il manipolo, dotato di aghi, prima emette un intenso calore a 3 mm di profondità, dove elimina non solo l’adipe, ma le cellule che lo producono, in modo che non si riformino depositi. Poi un secondo elettrodo penetra fino 5 mm, dove si trova il muscolo e lo fa contrarre, in modo che torni nella posizione corretta: in questo modo si ha un effetto liftante. Il calore agisce solo in profondità e non brucia l’epidermide, tuttavia è prevista una pomata anestetica prima della seduta e al termine si prova un leggero senso di indolenzimento e un rossore che svaniscono nell’arco di un paio di giorni. Durante questo tempo si deve portare un cerotto in silicone invisibile per “ricordare” al muscolo la nuova posizione. Si tratta di un trattamento “one shot” di una sola seduta, ma in caso di doppio mento importante si possono rendere necessari fino a 3 incontri.