Lo sguardo libero

Fedez e gli intellettuali che cambiano la società

Di Ernesto Vergani

Possono venire in aiuto il senso delle proporzioni, il tatto e la libertà/coscienza di ciascuno

Nella disputa tra Fedez, che in Lamborghini dona 5.000 euro ai bisognosi e poi lo sa tutto il mondo via social, e le critiche a lui rivolte da Fabio Volo (“La beneficienza si fa in silenzio”) e da Selvaggia Lucarelli (“La spettacolarizzazione della beneficenza è disturbante”), sembrerebbero aver ragione Volo e Lucarelli. Perlomeno se si dà credito a Gesù di Nazareth, uno che circa l’aiuto agli ultimi ha dato un insegnamento eterno: “Non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra”.

Così si legge nel dettaglio nel vangelo di Matteo: “Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli. Quando dunque fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Quando invece tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà”.

Il tema pare più vasto. Ha ragione Fedez a dire che i soldi per la beneficienza se non si raccolgono con iniziative importanti di marketing (si pensi a Telethon), portano briciole. La questione dirimente sembra l'aspetto auto-promozionale, dai confini molto incerti. Qui possono venire in aiuto il senso delle proporzioni, il tatto e la libertà/coscienza di ciascuno, come tali piuttosto opinabili e relativi.

D’altronde le azioni, non solo di promozione di se stessi da parte dei personaggi pubblici, ma anche di co-promozione e di co-marketing (vip che fanno congiuntamente iniziative, presentazioni di libri e via dicendo), sono evidenti su tutti i media, dai giornali alla tv, e ancor più sui social media e la rete. Spesso l’ambito è culturale. Tuttavia, fin dove tali operazioni sono realizzate, più per incrementare la fama degli stessi personaggi (e quindi arricchire il loro portafoglio), che per fare vera cultura, ossia ciò che fanno i veri intellettuali: cambiare la società? Ci si chieda: costui sta cambiando la società?