Lo sguardo libero

Il derby sia festa, ma giocatori professionisti non prendano lezione da tifosi

Di Ernesto Vergani

Il rischio dell' effetto emulazione: presto altre squadre sotto la curva a farsi spiegare il mestiere?

I tifosi sono il dodicesimo uomo in campo e vanno rispettati, ma non hanno le competenze proprie di un settore che vale quasi 80 miliardi 

Il ritorno della semifinale di Champions League tra Inter e Milan di questa sera allo Stadio Meazza si spera rappresenti una bella competizione sportiva da cui uscirà chi andrà a disputare la finale di Istanbul, il prossimo 10 giugno. Tuttavia, è importante che da parte del team che risulterà sconfitto, non si ripeta la scena che a molti è sembrata imbarazzante dopo il rovescio di sabato scorso del Milan contro lo Spezia. La squadra e l’allenatore del Diavolo Stefano Pioli, tutti con la medesima espressione sotto la curva degli ultras a ricevere consigli sul da farsi.

Il calcio in Italia nel 2022 ha generato quasi 80 miliardi di euro di ricavi, una cifra equivalente al 3% del Pil nazionale (fonte: Osservatorio sullo Sport System). Lo stadio, i tifosi e gli ultras possono essere il dodicesimo uomo in campo. Gli undici campioni devono a loro fama, ricchezza e onori; devono applaudirli, rispettarli, scendere al loro livello senza atteggiamenti antipatici o presuntuosi, firmare autografi, fare selfie insieme. Tuttavia, c’è poi la sfera delle competenze, di cui sono parte integrante sia la forma fisica e atletica, sia la motivazione e la volontà, sia la tattica, tutti aspetti molto specialistici e tecnici. Tutto ciò è sintetizzabile in una parola: professionalità.

Mister e giocatori che guadagnano milioni di euro cui i tifosi insegnano come agire? In senso lato, facendo un volo pindarico e per capirsi, è un po’ come se un medico, un avvocato, un architetto, un farmacista facessero lo stesso coi loro clienti e committenti. È come se dicessero: “In fondo non siamo dei professionisti… diteci voi cosa dobbiamo fare!” Lo si dice anche per evitare derive emulative da parte di altre squadre. I calciatori si assomigliano molto esteriormente, negli atteggiamenti, nelle loro piccole mode, nell' esprimersi, in ciò che affermano  - speriamo in generale di non vedere presto altre squadre sotto la curva a prendere lezione dai tifosi.