Rocca sbrocca

"Vaccino, ecco perché dico di no": parla un luminare italiano in Florida

Di Tiziana Rocca

Vladimiro Giua, negli Usa da 30 anni e medico di fiducia del Consolato di Miami, racconta i motivi del suo 'no' al vaccino e l'importanza delle cure immediate

Quali vaccini stanno utilizzando in America e perché il vaccino Astrazeneca non è stato approvato dalle autorità sanitarie USA?

Di fatto l'FDA, la  Food and Drug Administration statunitense, non ha approvato formalmente nessuno dei vaccini usati per il trattamento del Covid19  ma ha rilasciato l'EUA, l'Emergency Use Authorization,  per i tre dei quattro vaccini correttamente disponibili. Per il vaccino Pfizer l'ha rilasciato l'11 dicembre 2020, per il Moderna il 18 dicembre 2021 e per il Johnson & Johnson il 27 febbraio 2021. L'Astrazenaca non ha avuto ancora il via libera. Tuttavia queste autorizzazioni sono state consentite solo a livello di emergenza, quindi non godono di una formale e piena autorizzazione ossia di una licenza vaccinale vera e propria.

Forse siamo ancora in una fase troppo sperimentale dei vaccini visto le incognite? Anche chi si vaccina rischia di poter contrarre il virus o infettare?

Ebbene sì. Siamo in una fase sperimentale e come precedentemente affermato  l'FDA non ha rilasciato nessuna licenza vaccinale a nessuno dei vaccini correntemente impiegati nella cura del COVID-19. Tengo a precisare che per la prima volta nella storia della medicina l'intera popolazione globale sta diventando una sorta di guinea pig (cavia) per lo studio di ricerca ai vaccini del COVID-19. Negli Usa dal 14 dicembre 2020 fino al 15 marzo 2021 105 milioni di persone sono state vaccinate. Il VAERS  (Vaccine Adverse Event Reporting System) ha ricevuto 1913 rapporti di morte dovute al vaccino che rappresenta lo 0,0018 per cento, che tengo a sottolineare è una mortalità a “breve tempo” in quanto avremmo bisogno di almeno altri 6-12 mesi per veramente vedere gli effetti deleteri di questi vaccini. In aggiunta, nei primi 30 giorni di vaccinazione sono stati registrati circa 40 mila effetti collaterali di cui 31 mila dovuti a shock anafilattico e 5 mila dovuti a reazioni neurologiche svariate includenti paralisi del nervo facciale, attacchi epilettici  generalizzati ma anche parziali sia semplici che complessi. Tutte queste reazioni o effetti collaterali sono spesso avvenute in pazienti che non avevano nessuna altra patologia pregressa. Ancora non e’ possibile valutare, con dati alla mano, le mortalità a lunga scadenza, essendo la  sperimentazione vaccinale iniziata in dicembre. Voglio descrivervi il concetto esposto dalla dott.ssa Sherri Tenpenny anche se altamente criticata dai mass media per aver portato avanti una  corrente anti vaccinale.  Ha esposto un concetto importantissimo e che fa senso dal punto di vista immuno istochimico e fiopatologico. In parole povere, la Tenpenny è preoccupata che l'RNA messaggero, inoculato tramite vaccino, non abbia un sistema di autoregolazione dove venisse poi inattivato una volta aver prodotto la famosa proteina antigenica, spike protein.