Coronavirus

Anac, indagine su mascherine alla Difesa. "Appalti da 3 mln, gare irregolari"

Oltre 11 milioni di dispositivi acquistati con procedure sbagliate ed errori

Anac, indagine su mascherine alla Difesa. "Appalti da 3 mln, gare irregolari"

L'emergenza Coronavirus in Italia sembra ormai alle spalle, stando a tutti gli indicatori, calano i decessi e i ricoveri in terapia intensiva. Due i fattori determinanti, la campagna vaccinale che procede a ritmi elevati e le temperature più favorevoli. Ma all'inizio della pandemia le cose erano ben diverse e c'era la caccia ai dispositivi di sicurezza, soprattutto mascherine, che sembravano introvabili. L’ Autorità nazionale anticorruzione - si legge sulla Stampa - guidata da Giuseppe Busia ha acceso un riflettore sulle partite di mascherine acquistate dalla Difesa in piena emergenza Covid. Nel mirino dell’Anac sono finite cinque milioni e mezzo di mascherine chirurgiche comprate dall’Agenzia industrie della Difesa in cinque tranche diverse, a partire dal 1 aprile, nelle caotiche settimane immediatamente successive all’inizio della pandemia in Italia. E altri 6 milioni di mascherine presi a ottobre, all’alba della seconda ondata. L’importo complessivo dell’investimento è di circa 3 milioni di euro.

Nella delibera dell’Anac, depositata venerdì scorso, si legge: "Procedure sbagliate, controlli carenti sulle aziende fornitrici – prosegue la Stampa, e un improprio ricorso al Mercato della Pubblica amministrazione", attraverso il quale l’ente della Difesa individuava le società a cui rivolgersi. L’Agenzia della Difesa prova a chiarire. Le verifiche sulle aziende ci sarebbero state – viene fatto notare all’Anac – sia sulla piattaforma digitale della Pa, sia sugli albi dei fornitori. Se poi sono mancate le comunicazioni dei prezzi all’Anac – pur non essendoci «disponibilità di prezziari ufficiali» – sono stati comunque confrontati con quelli di altre grandi stazioni appaltanti, come Consip e Protezione civile, superando così alcuni scogli "per l’evidente urgenza imposta dall’emergenza".