Coronavirus

Concorsi, 24mila medici bloccati: specializzandi contro Manfredi in piazza

"Il concorso è fermo da oltre due mesi, inaccettabile con la pandemia in corso"

“Il concorso è fermo da oltre due mesi e la vita di oltre 23.700 medici è ostaggio del Ministero dell’Università e della Ricerca. Una situazione inaccettabile, a maggior ragione con la pandemia in corso. Il Ministro Manfredi deve ascoltarci e intervenire al più presto”. È quanto racconta di Alessandra Iorfida, medico del contact tracing a Carrara, all’Huffpost durante la protesta organizzata dall’associazione “Chi si cura di te?”, in oltre dieci piazze italiane.

Migliaia di giovani medici si sono ritrovati per protestare e chiedere al ministero dell’Università e della Ricerca di sbloccare il concorso per l’accesso alle specializzazioni. L’ultimo rinvio solo pochi giorni fa. La protesta davanti alla sede del Ministero in Viale Trastevere, ha ruotato intorno alla richiesta di confronto col ministro Manfredi “visto che – riferisce la specializzanda - nei tavoli che sono stati convocati in questi due mesi il ministro non si è mai presentato”.

Sempre come racconta l’Huffpost, si tratta di una vicenda “segnata da disorganizzazione e confusione”, che si sono tradotti in ricorsi “importanti come quelli presentati dai corsisti di medicina generale”. Inizialmente esclusi dal concorso poi, proprio in seguito ai ricorsi presentati, reinseriti nella graduatoria, per ora ancora provvisoria.

“Poi c’è stata la storia delle domande annullate, in un caso per l’errore commesso dal ministero e, dopo, il ritardo con cui Manfredi ha comunicato che sarebbero state pubblicate le assegnazioni attese per il 3 dicembre”, va avanti Iorfida, segnalando le ripercussioni di questa situazione sulla sanità territoriale. Tanti giovani medici, non conoscendo le loro sorti legate alla graduatoria, “non stanno accettando lavori sul territorio. Va da sé che avere meno forza lavoro è penalizzante, ancor di più in un momento come questo segnato dall’emergenza Covid”.