Coronavirus
Coronavirus, l'effetto dei vaccini in Italia. Crollo della mortalità dell'80%
I vaccini decisivi per l'inversione del trend, ma per chi non è protetto i rischi di finire in terapia intensiva rimangono alti
Coronavirus, l'effetto dei vaccini in Italia. Crollo mortalità dell'80%
Il Coronavirus adesso fa un po' meno paura. Lo certificano i dati, tutti gli indicatori sono in netto calo. Gran parte del merito va attribuita ai vaccini. I casi giornalieri e i nuovi ricoveri in terapia intensiva sono crollati di circa il 95% rispetto ai momenti più neri della terza ondata: 22.633 contagi in un giorno il 17 marzo (media mobile su 7 giorni), con 324 ingressi in rianimazione, contro poco più di mille infezioni in media degli ultimi giorni e tredici nuovi pazienti in rianimazione. E anche il bollettino dei decessi vede un -91% (la diminuzione è da 442 il 4 aprile a 38, percentualmente inferiore perché a quella data iniziava già un contenimento dei decessi grazie ai vaccini agli over-80). In termini di decessi sull’intera popolazione ormai abbiamo capito che, in assenza di misure di contenimento e/o di vaccini, il virus uccide dieci volte di più dell’influenza stagionale.
Per renderlo paragonabile, dunque, - prosegue il Corriere - a quest’ultima bisogna ridurre la sua letalità del 90%. Le cose stanno andando proprio in questa direzione. La prova tangibile sono i dati, mai così bassi dallo scorso autunno. Un recente lavoro dell’Istituto superiore di Sanità, dal titolo «Impatto della vaccinazione Covid-19 sul rischio di infezione da Sars-CoV-2 e successivo ricovero e decesso in Italia», stima di quanto i rischi di infezione, ricovero, ammissione in terapia intensivaedecesso diminuiscano rapidamente dopo le prime due settimane. Dopo 35 giorni si osserva una stabilizzazione di questa riduzione che è di circa l’80% per il rischio di diagnosi, il 90% per il rischio di ricovero e di finire in rianimazione e il 95% per il rischio di decesso.