Coronavirus

Coronavirus, quando la toppa è peggio del buco: Cotticelli e il caso Calabria

L’opinione di Pietro Mancini

Conte nomina Giuseppe Zuccatelli che a fine maggio, in un video, negò la pericolosità del virus, bocciando l’utilità delle mascherine

“Cotticelli, Maria e l’usciere“. Potrebbe essere il titolo di un film, ridicolo e tragico, dopo l’intervista, rilasciata venerdì a Rai3 dal commissario alla Sanità, che era stato incaricato dal governo, a...sua insaputa, di realizzare il piano anti- Covid. La “scenetta” ha imbarazzato, eufemismo,  tanti calabresi e, finalmente, sabato, si è mosso il premier. Giuseppe Conte ha sostituito, con effetto immediato, il commissario per la sanità in Calabria, Saverio Cotticelli.  E ha aggiunto: “i calabresi meritano, subito, un nuovo commissario, pienamente capace di affrontare la complessa e impegnativa sfida della sanità”.

Il prescelto dal governo è Giuseppe Zuccatelli, 76 anni. Egli vantauna lunga esperienza, nel campo del management sanitario. Ma, a fine maggio, in un video, negò la pericolosità del virus, bocciando l’utilità delle mascherine. 

No, dunque, alla nomina di un lottizzato della vecchia sinistra post-PCI, Zuccatelli, che a fine maggio disse di non credere alla pericolosità del Covid-19 !! E, nel 2018, si candidò, alla Camera, con LEU, il partitino di Speranza, ma fu trombato dagli elettori.

Alcuni ospedali, in Calabria, sono stati chiusi, durante il governo Monti, perché “occorreva risparmiare”. E, a giudizio di molti, la peggiore politica e’ migliore di 100 commissari .

 La soluzione non e’ la lotta fratricida e la “guerra” della giunta di centrodestra, orfano di donna  Jole Santelli, 51 anni, al governo nazionale, ma la solidarietà di tutti i calabresi. Sulla sanità, sarebbe auspicabile un progetto, comune, di tutte le rappresentanze politiche, sociali ed economiche per assicurare ai residenti  ospedali più moderni, medici e infermieri efficienti e preparati, manager non lottizzati dai partiti, ma competenti e qualificati.

“Mi hanno drogato, non ero lucido”, ha detto, ieri, da Giletti l’ex commissario, unfit.

La tragedia di un uomo ridicolo, 7 mila euro al mese, giustamente, bocciato daL giornalista Polimeni, di Catanzaro.

Non convincenti e non incalzanti le domande di Giletti e c.

Il giornalismo è come il coraggio. Chi non ce l’ha, non può dimostrarlo....