Coronavirus
Coronavirus, vaccini: l'Ema frena:"Percentuali da bar sport.A noi nessun dato"
L'ex direttore Rasi: "Le aziende parlano di percentuali di efficacia alla stampa, ma saremo noi a dover certificare e ancora non abbiamo ricevuto niente"
Coronavirus, vaccini: l'Ema frena: "A noi ancora non è arrivato nessun dato"
Il Coronavirus continua a tenere in ostaggio il mondo. Il numero di contagi resta altissimo ovunque, così come la situazione negli ospedali non accenna a migliorare, con le terapie intensive prese d'assalto e i dati sui decessi giornalieri molto allarmanti. Per questo la speranza è riposta in un vaccino efficace, ma nonostante tre aziende abbiano già sventolato le loro percentuali di efficacia, dall'Ema (agenzia europea per i medicinali), arriva una doccia gelata. "I dati diffusi dalle aziende sono buoni per il bar dello sport. La partita spiega l'ex direttore Ema Guido Rasi a Repubblica - deve ancora iniziare. E il risultato, sui vaccini, sarà l’Ema a darlo. Le aziende parlano alla stampa, ma all’Ema non hanno ancora trasmesso un dato. L’Ema ha valutato la fase uno dei test, quella che esclude la tossicità. Ha anche dato le certificazioni agli impianti di produzione di Moderna, Pfizer e AstraZeneca. Ma i dati clinici, quelli sui volontari che hanno ricevuto il vaccino o il placebo nella fase tre, non sono ancora arrivati".
"Non credo - prosegue Rasi a Repubblica - ai dati dalle aziende. I regolatori si metteranno al tavolo e rifaranno i calcoli da zero. Anche le cifre così diverse diffuse da AstraZeneca, che vanno dal 62% al 90% a seconda della somministrazione di mezza dose o una dose, verranno riviste. Non credo che le aziende abbiano diffuso notizie troppo diverse dalla realtà, ma nei loro comunicati parlano agli azionisti. L’Ema gioca una partita diversa, che deve ancora iniziare. Credo che all’inizio del prossimo anno avremo 3 o 4 vaccini sicuri ed efficaci. Per la fine del 2021 il numero sarà salito a 6 o 7".