Coronavirus
Sicilia, falsi dati per evitare lockdown: "Troppi morti, spalmiamoli". Arresti

Arresti in regione Sicilia: l'accusa è di aver modificato i dati sui contagi da Covid diretti all'Iss per alterare i provvedimenti anti-virus
Gli arrestati sono accusati di aver alterato, in svariate occasioni, il flusso dei dati riguardante la pandemia, modificando il numero dei positivi e dei tamponi, diretto all'Istituto superiore di sanità, alterando di fatto la base dati su cui adottare i provvedimenti per il contenimento della diffusione del virus. Così da novembre nell'Isola i casi Covid sarebbero cresciuti in modo allarmante, ma sarebbero stati 'addomesticati' per evitare provvedimenti restrittivi.
Da novembre sono circa 40 gli episodi di falso documentati dagli investigatori dell'Arma, l'ultimo dei quali risalente al 19 marzo. Effettuate perquisizioni domiciliari nei confronti di altri sette indagati alla ricerca di materiale informatico e non solo. Inoltre, è stata effettuata un'acquisizione informatica (in particolare, flusso email e dati relativi all'indagine) presso i server dell'assessorato regionale alla Salute e del Dipartimento.
L'inchiesta nasce dalla scoperta che in un laboratorio di Alcamo - da qui la competenza della procura di Trapani - erano stati forniti dati falsati su decine di tamponi. I pm hanno avviato accertamenti che sono arrivati all'assessorato regionale. Diverse intercettazioni confermerebbero l'alterazione dei dati inviati all'Istituto superiore della sanità. "Spalmiamoli un poco..." Così l'assessore alla Salute Ruggero Razza il 4 novembre dell'anno scorso si rivolgeva alla dirigente del Dipartimento regionale per le Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell'assessorato della Salute della Regione Sicilia, Maria Letizia Di Liberti, a proposito dei dati sui decessi da coronavirus da comunicare all'Istituto superiore di sanità.
Il 4 novembre 2020 nel corso di una telefonata Maria Letizia Di Liberti con un interlocutore commenta i dati sui decessi da Covid-19 nella zona di Biancavilla (in provincia di Catania). "Nello specifico Di Liberti - si legge nel provvedimento emesso dal gip - dopo essersi accertata" che un suo interlocutore "si trovi in compagnia dell'assessore, gli chiede come gestire i dati relativi ai decessi Covid-19 del comune di Biancavilla e cioè se inserirli in unica soluzione o spalmarli in più giorni".