Coronavirus

Covid, a Foggia 50 ristoranti controcorrente: "Chiusi per fermare i contagi"

Per cercare di contrastare il virus, più di 50 ristoratori hanno deciso di continuare solo con il servizio d'asporto, lasciando le serrande chiuse

Da questa mattina a Foggia ristoranti, bar e pizzerie aperti, dopo che il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano aveva prolungato la 'zona arancione' dall’8 al 14 dicembre in alcuni comuni pugliesi. Ma una cinquantina di ristoratori hanno deciso di tenere comunque la serranda abbassata anche a pranzo. Sono, infatti, molti i messaggi comparsi sui profili social di esercenti del settore foggiani che hanno deciso di continuare l'attività solo con l’asporto già consentito. Nelle loro motivazioni, soprattutto la volontà di contrastare l'espandersi del virus.

“Carissimi clienti – scrive il titolare di un noto ristorante -  è con enorme dispiacere che vi comunichiamo di aver preso la decisione di non aprire al pubblico. Continueremo a offrire il servizio a domicilio Non renderemo vani i nostri e i vostri sacrifici anche se ci fa male vedere i nostri tavoli vuoti”.  Continuerà a tenere il suo ristorante chiuso anche Rino Buonpensiero, che spiega la sua decisione: “Ci avevano comunicato che eravamo arancioni e poi siamo tornati gialli. Abbiamo deciso di tenere chiusi per un senso di responsabilità e per sperare che i contagi diminuiscano. Un senso di responsabilità che chi ci governa non ci ha dato in questa circostanza”. Della stessa idea la titolare di ristorante nel centro storico di Foggia. “Non apriremo – dice la ristoratrice – per evitare altri contagi. Noi abbiamo sin da quando è scoppiata la pandemia rispettato le regole, le distanze imposte. Dobbiamo essere responsabili. Ci dispiace non aprire, ma lo faremo in futuro, con più tranquillità”