Coronavirus

Magrini (Aifa): “Idrossiclorochina? L’effetto è nullo e si rischia l’infarto"

Se a fine novembre arrivano i dati, ci sarà una valutazione finale molto attenta e poi si potrà procedere col vaccino"

Il Vaccino per il Covid “si potrebbe avere in uso clinico, cioè a disposizione dei soggetti a rischio a gennaio - febbraio”, è quanto afferma Nicola Magrini, Direttore Generale dell'Agenzia Italiana del Farmaco su Radio 24. “Come Agenzia regolatoria europea siamo in attesa dei dati clinici, se arrivano a fine novembre serve una osservazione attenta, siamo in condizione di grande corsa ma anche di valutazione seria. Ci sono 6 vaccini in fase di sviluppo clinico, avremo i dati degli studi clinici tra fine anno e inizio dell’anno prossimo di tre vaccini che viaggiano insieme come prima velocità e ulteriori tre nel primo semestre del prossimo anno, una situazione di rapida evoluzione che però non può saltare i passi naturali di valutazione. Abbiamo ancora molti dubbi sull’efficacia”.  

Quanto all'idrossiclorochina, Magrini sottolinea che “I dati hanno sempre confermato effetto nullo e possibili effetti indesiderati cardiaci, i dati di efficacia sono assolutamente carenti e alcuni ricercatori hanno anche messo in dubbio anche i modelli preclinici, cioè animali. I dati per la clorochina sono deludenti e attualmente non è un opzione terapeutica”.

Sulla cura di Plasma autoimmune i dati degli Stati Uniti che lo hanno usato "non sono stati convincenti, l’Italia sta conducendo uno studio randomizzato che sta procedendo con rapidità”. “Bisogna arrivare a un migliaio di pazienti per capire se nella fascia intermedia dei non troppo gravi questa terapia può dare un contributo. Ci attendiamo da questi e dagli anticorpi monoclonali, che sono un potenziamento di questa terapia, un possibile effetto positivo. Se i centri aderenti potessero aumentare, nonostante i rallentamenti amministrativi del nostro sistema, ci auguriamo di avere questi dati nei prossimi due-tre mesi”, spiega ancora il Direttore Generale dell'Aifa.

E vaccini anti influenzali provieniti dalla Cina comprati dalla Regione Lombardia? “La possibilità di avere una extra scorta di un vaccino cinese non autorizzato per l’Europa non è un compito di Aifa. Noi possiamo insieme all’Istituto Superiore di Sanità certificare alcuni dati, servirebbe una decisione di importazione diretta da parte del Ministro” una procedura straordinaria, conclude Nicola Magrini.