Coronavirus

Scuola, Bianchi: "Tutto aperto ma studenti in Dad? Ingiustificabile"

Con l'avanzare della pandemia, continuano a crearsi dubbi e opinioni sulla situazione scuole in Italia e la riapertura delle classi prevista per oggi

Scuola, Bianchi: "Tutto aperto tranne le scuole? Ingiustificabile"

"Aveva senso aprire subito la scuola. Non si può giustificare che tutto è aperto e l'unico spazio chiuso è la scuola, che è sicura". Così il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi a Rainews 24. "Sono rientrati la maggior parte degli studenti e dei professori. Stiamo monitorando attentamente la situazione e nel primo pomeriggio avremo i dati. Il dato evidente è che è ripresa la scuola". 

Come riporta l’Ansa, la scelta di riportare tutti gli studenti in aula è motivata “dall’evidenza che il prolungato e diffuso uso di una distanza provoca problemi alla vita di una comunità". C'è "un disposto sufficientemente flessibile che da una parte stabilisce il principio del 'tutti a scuola', dall'altro, laddove ci siano dei problemi, dà la possibilità di ricorrere alla distanza". Continua il ministro a Radio 1, nel giorno del ritorno in classe degli studenti. "Stiamo lavorando su una partecipazione collettiva, usciamo dalla logica del controllore: c'è un Paese che nel suo insieme si assume l'incarico di far tornare a scuola i ragazzi". 

Sulle Ffp2 "abbiamo fatto un intervento importante, il generale Figliuolo ha raggiunto un accordo con le farmacie per calmierare il prezzo a 0,75 euro. Le diamo inoltre gratuitamente già a tutti gli operatori, soprattutto della scuola dell'infanzia dove non ci sono protezioni per bambini. Però è un tema importante, ho capito che sta molto a cuore e lo porrò in evidenza al Consiglio dei ministri". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione sulle mascherine Ffp2 che gli studenti dovranno indossare in classe in caso di auto-sorveglianza. 

Anp, Giannelli: "Rinviare apertura di 2-3 settimane"

"Le previsioni della rivista specializzata Tuttoscuola parlano di 200mila classi in Dad entro 7 giorni da oggi. Una previsione facile da fare guardando i contagi". Lo ha detto il presidente dell'Associazione Nazionale Presidi, Antonello Giannelli, a Rainews24. "Quello che il governo non ha voluto fare lo farà la pandemia - ha continuato -. A mio avviso sarebbe stato preferibile rinviare l'apertura di 2-3 settimane per raggiungere gli obiettivi che al momento non sono raggiunti. Il governo ha compiuto una scelta legittima sulla quale io non sono d'accordo. Ma questo è normale un uno stato democratico". 

"La norma consente la chiusura delle scuole in determinati territori circoscritti qualora la situazione lo preveda. Qualora la situazione non lo preveda, a differenza dell'anno scorso, questo Governo impugnerà le ordinanze laddove non le ritenga opportune". A dirlo, il sottosegretario all'Istruzione, Rossano Sasso (Lega), in visita al liceo scientifico Salvemini di Bari in occasione della riapertura delle scuole dopo la pausa natalizia. 

Anche l'Avvocatura Distrettuale dello Stato (sede di Napoli) ha presentato ricorso presso il Tar della Campania contro l'ordinanza con la quale la Regione Campania ha deciso il rinvio dell'apertura delle scuole in presenza a causa della pandemia. Il ricorso, depositato per conto della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri dell'Istruzione e della Salute, si affianca a quello già presentato dagli avvocati napoletani Giacomo Profeta e Luca Rubinacci. Sabato scorso, il Giudice ha chiesto alla Regione Campania di depositare, entro e non oltre le 11 di oggi, "...atti pertinenti e rilevanti a presupposto dell'ordinanza...".