Coronavirus
Scuola, la rivolta dei presidi. "Impossibile controllare i green pass a tutti"



Il ministro Bianchi: "Tampone gratis per personale scolastico non vaccinato fragile, ma serve un certificato che lo attesti"
Scuola, la rivolta dei presidi. "Impossibile controllare i green pass"
Il Coronavirus in Italia continua a far paura. L'impennata di contagi, dovuta alla diffusione su tutto il territorio della variante delta, adesso preoccupa. Gli ospedali sono tornati ad essere sotto pressione, sia nei reparti ordinari che in terapia intensiva e la situazione in vista di settembre, con la riapertura delle scuole, rischia di peggiorare. A protestare questa volta sono i presidi. Giannelli, il rappresentante dei dirigenti scolastici: "Non sono tanto le sanzioni che ci spaventano, - spiega a Repubblica - quanto l’impossibilità di fare controlli senza indicazioni. Impensabile fare verifiche giornaliere come al ristorante». E poi, spesso le scuole hanno molte sedi: «In alcuni casi dovremmo impiegare dieci persone per verificare gli ingressi nell’arco della giornata lavorativa».
Intanto domani - prosegue Repubblica - è il giorno in cui tutte le Regioni dovranno consegnare al Commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo i dati definitivi sul personale non vaccinato. Numeri che, secondo le ultime rilevazioni, si assestavano a 213 mila persone, poco meno del 15% del totale. Dopo giorni di botta e risposta, il ministero dell’Istruzione mette la parola fine alla polemica sui test riservati al personale della scuola non ancora vaccinato.
Attraverso una nota esplicativa agli istituti, chiarisce il punto che nei giorni scorsi aveva fatto infuriare i presidi, convincendoli a non firmare il protocollo di sicurezza siglato il 14 agosto con i sindacati. «Stiamo assegnando specifiche risorse per l’emergenza sanitaria — si legge nel testo di viale Trastevere — . Le scuole potranno destinare parte di queste risorse alla copertura dei costi per effettuare tamponi diagnostici al personale scolastico impegnato nelle attività in presenza e che si trovi in condizioni di fragilità sulla base di idonea certificazione medica».