Coronavirus

Tarro: "Lo stop a vaccini Johnson e Azn? Una guerra senza esclusione di colpi"

di Antonio Amorosi

Il virologo Giulio Tarro: Clima da guerra fredda. Dominano le case farmaceutiche. Sostituiranno gli altri poteri. Reazioni avverse? Stessi numeri per tutti i...

Professore, stiamo vedendo lo stop ai vaccini Johnson&Johnson e Astazeneca. Ma i numeri non tornano perché le reazioni avverse per tutti i vaccini si muovono più o meno negli stessi range. Ma non è che c’è in corso anche una guerra commerciale?

Assolutamente sì, se si ricorda l'avevamo detto in un'altra intervista, in tempi non sospetti. Lo aveva scritto proprio lei

Gli esperti dicono che se si fa un'altra dose del vaccino a settembre in primavera è finita la pandemia... Ma come si fa a prevedere cose del genere se fino a 15 giorni fa gli stessi esperti dicevano “state chiusi in casa”? E sappiamo che il contagio avviene nei luoghi chiusi. Come si spiega quanto sta accadendo?

Io presumo, tutto sommato, che bisogna finalmente mettere i piedi per terra (ride). Nel senso che dobbiamo vedere quelli che sono i riscontri. Per esempio, quando viene fuori che è stato bloccato il vaccino Johnson &Johnson negli Stati Uniti perché ci sono stati 7 casi su 6.800.000 vaccinati, che vuol dire lo 0,0000... le persone non capiscono più. Si rendono conto di cosa dicono? Perché tutti parlano, ma non si capisce più il senso. Voglio dire: rispetto a Johnson &Johnson ha più effetti collaterali l'aspirina...

In più anche la vicenda Astrazeneca appare difficile da capire del tutto...

Si anche la vicenda di Astrarzeneca è incomprensibile perché nel Regno Unito su 40 milioni di vaccinati 20 milioni hanno fatto l'Astazeneca

E’ come se vi fosse in atto una guerra sotterranea che punta ad eliminare gli adenovirus, il principio di funzionamento di una famiglia di vaccini, come funzionano anche Johnson&Johnson e Astazeneca, in favore di altre tecnologie. Ma è possibile?

Per giunta l'mRNA messaggero in produzione costa molto di meno, una volta realizzato. Non c'è bisogno neanche di questa grande tecnologia di virologi perché in pratica parliamo di una molecola “chimica” che viene riprodotta. Non devono coltivare due virus diversi e questo credo sia pure importante

Quello che potrebbe accadere a breve, mi hanno spiegato alcuni scienziati di laboratorio, è che i prossimi vaccini, anche quelli tradizionali come l’influenzale, con la scusa degli effetti collaterali dati dagli adenovirus, potrebbero essere realizzati non più come prima ma con gli mRNA messaggero. Ma andrà così?

Questo lo so già perché ci sono già tre vaccini realizzati dal 2018 con questa tecnologia, contro la rabbia, l'influenza e il virus zika. Poi è venuto fuori che già a gennaio, con la notizia del virus in corso, c'erano 23 progetti simili di vaccini negli Stati Uniti

Si passa da un estremo all’altro e tutto accade sui media che condizionano i politici, sempre più deboli. Si ha la sensazione… come se qualcuno avesse dentro la pancia alcuni tipi di tecnologie e le volesse spendere a tutti i costi sul mercato...

In più non va dimenticato, per avallare il funzionamento di Astrazeneca alla pari degli altri vaccini, che Margaret Liu, che è una grande scienziata ed è stata presidente della International Society of Vaccine, ha contribuito ad Astrazeneca. Ha dato anche grande avallo al Pfizer però ha contribuito ad Astrazeneca

La situazione attuale ricorda un pò la guerra fredda. Come quando con la scusa del nemico, dall’altra parte della cortina di ferro, si correva agli armamenti, passando ad un livello sempre più pericoloso e sofisticato, prendendo anche strade folli e non sempre razionalmente spiegabili se non con logiche di mercato. In questo caso il nemico è il virus... ma siamo caduti nella stessa dinamica collettiva?

Lei ha messo proprio il dito nella piaga. È proprio così. Non ci rendiamo conto di quello che è successo prima. Nella nostra società determinavano le regole collettive le società petrolifere perché dominavano, oggi avanzano in modo preponderante le società farmaceutiche che stanno diventando dominanti. Ed è una di quelle guerre senza esclusione di colpi. Ma è anche una guerra ad altissimo potenziale scientifico. Perché, parliamoci chiaro, se nel Regno Unito sono state fatte 40 milioni di vaccinazioni e 20 sono con Astrazeneca non sono matti, hanno delle motivazioni per farlo. Sempre se si punta sul vaccino.