Coronavirus
Variante Omicron? Forse nata da un ritorno del virus da topi a umani
Questa volta pare che sia stato l'uomo a contagiare l'animale per primo e non viceversa
Variante Omicron, come è nata: i ricercatori cinesi ipotizzano un salto dai topi all'uomo
La variante Omicron spaventa il mondo nonostante sembra sia sì più contagiosa ma anche meno pericolosa rispetto a quelle precedenti. Molti Paesi preparano misure ad hoc per contenere la crescita dei contagi e in Italia si pensa di introdurre l'obbligo vaccinale per gli over 50-60. Dalla Cina arriva una prima ipotesi su come sia nata la variante Omicron. Si pensa possa essere dovuta a uno spillback, ovvero un ritorno del virus del Covid-19 dai topi agli essere umani.
Variante Omicron, come è nata? Il virus ha fatto il salto da uomo a ratto e poi è tornato all'uomo
"I nostri risultati - spiegano i ricercatori dell'Accademia cinese delle scienze - suggeriscono che il progenitore di Omicron è passato dall'uomo ai topi, ha accumulato rapidamente mutazioni favorevoli all'infezione di quell'ospite, quindi è tornato negli esseri umani, indicando una traiettoria evolutiva interspecie per l'epidemia di Omicron".
Gli scienziati per la loro ricerca, pubblicata sulla rivista Journal of Genetics and Genomics, hanno preso in esame 45 mutazioni che Omicron ha acquisito rispetto alla variante B.1.1. La proteina spike della mutazioni oggi più diffusa, utilizzata dal virus per attaccare il corpo umano, sarebbe stata sottoposta a una selezione più ampia rispetto a qualsiasi altra variante del Covid-19. Da qui l'ipotesi che ci sia stato un nuovo salto dall'uomo agli animali, che avrebbero poi ricontagiato gli umani. Lo spettro molecolare delle mutazioni acquisito dalla prima "versione" della variante Omicron è "significativamente diverso" da quello evolutosi in pazienti umani ma molto simile a quello dei ratti.
Nel frattempo sale l'allerta per una nuova variante dal Camerun che secondo i virologi potrebbe essere più resistente ai vaccini.