Coronavirus
"Zuccatelli e Speranza mentono". Le date che inchiodano il ministro
Il video choc del commissario della sanità calabrese
Smentito il ministro della Salute Roberto Speranza. L'esponente di Liberi e Uguali, ospite di ‘In mezz’ora in più’ su Rai3, aveva affermato che il contestato video in cui Giuseppe Zuccatelli, neo commissario della sanità calabrese, si esprime contro l'uso delle mascherine "risale alla prima fase dell'epidemia, quando anche l'Oms affermava che la mascherina fosse necessaria per i contagiati e per i sanitari". Peccato che in un post su Facebook il gruppo FEM.IN. Cosentine in lotta spiegano come quel video sia stato registrato il 27 maggio, ovvero diversi giorni dopo la fine del lockdown generale e non all'inizio della pandemia come affermato da Speranza in tv.
Zuccatelli, 76 anni, che nei giorni scorsi è risultato positivo al Covid-19, è finito nella bufera per questa frase: "Non c’è nessuna necessità di utilizzare le mascherine e, soprattutto, per infettarsi bisogna baciarsi (e con la lingua), per almeno 15 minuti". Contro la sua nomina è partita una diffida al ministro della Salute Speranza firmata dal Codacons che contesta la nomina del neo commissario, in virtù proprio delle sue dichiarazioni che possono apparire negazioniste.
La risposta del neo Commissario non si è fatta attendere. "Le mie affermazioni errate, estrapolate impropriamente da una conversazione privata, risalgono al primo periodo della diffusione del contagio", fa sapere Zuccatelli in una nota. Aggiungendo: "Le mascherine sono parte della fondamentale strategia di contrasto al Covid-19. Quindi, invito tutti ad utilizzarle, così come a rispettare il distanziamento fisico". Peccato che il 27 maggio non fosse il primo periodo della diffusione del contagio. Il professor Giuseppe Zuccatelli cesenate di nascita, ex presidente dell’Agenas non è un nome nuovo in Calabria. Dopo aver avuto esperienze manageriali in Campania e Abruzzo, è arrivato in Calabria nel dicembre del 2019 per guidare l’azienda ospedaliera “Pugliese Ciaccio” e l’azienda ospedaliera universitaria “Mater Domini” di Catanzaro. Per un breve periodo è stato anche commissario straordinario dell’Asp di Cosenza, da dove si è dimesso per ragioni di opportunità e, soprattutto, dopo l’intervista rilasciata a Report che gli contestava la mancata apertura del centro Covid di Castrovillari. Il neo Commissario ha avuto anche qualche grana rispetto alla gestione di Villa Torano, una Rsu in provincia di Cosenza dove ci sono stati parecchi morti, causati dalla pandemia. Il professor Zuccatelli è considerato “amico” del ministro Speranza ed è anche in ottimi rapporti con Bersani, entrambi di Leu. Nel 2018 è stato candidato con «Liberi e Uguali» e non è stato eletto. Un particolare: non utilizza l’aereo né i treni per muoversi. Nei suoi frequenti viaggi dalla Romagna alla Calabria a sua disposizione c’è un autista.
IL POST SU FACEBOOK CON CUI IL GRUPPO FEM.IN, COSENTINE IN LOTTA SMENTISCE SPERANZA E ZUCCATELLI
ZUCCATELLI E SPERANZA MENTONO: IL VIDEO RISALE AL 27 MAGGIO E AVEVAMO LA SUA AUTORIZZAZIONE A FILMARE.
Come già diverse testate hanno ampiamente riportato Open e il Post, il 27 Maggio, come collettivo FEM.IN. Cosentine in Lotta, abbiamo avuto un incontro durante quasi due ore con l’allora Commissario dell’ASP di Cosenza Giuseppe Zuccatelli.Il 18 Maggio scorso, infatti, mentre tutte le attività produttive riaprivano e la gente poteva finalmente circolare liberamente nella propria regione, gli ambulatori dell’ASP e i consultori continuavano a rimanere chiusi. Qualcosa non aveva funzionato tra l’ASP di Cosenza e la Regione Calabria: gli operatori sanitari non avevano dispositivi di protezione individuale per visitare i pazienti e le strutture sanitarie non erano state sanificate.Esasperate dalle lunghissime liste d’attesa e dalle porte in faccia, il 25 Maggio il nostro collettivo decide di occupare simbolicamente il Consultorio di Via Popilia, trovando nell’azione la solidarietà degli operatori sanitari. La nostra richiesta di incontrare il Commissario Zuccatelli viene soddisfatta e si fissa un tavolo per il 27 Maggio.L’incontro, dopo diverse uscite infelici del Commissario, si conclude con la promessa di Zuccatelli e del coordinatore provinciale dei consultori D’Angelo di riaprire tutti i presidi il primo Giugno e ci dà disponibilità di incontrarci nuovamente il 4 Giugno, se non avesse mantenuto la promessa. Peccato che il 3 Giugno Zuccatelli si dimette dall’incarico.L’incontro è stato filmato da un nostro compagno e giornalista, che prima di iniziare a registrare ha chiesto il consenso del Commissario, tant’è che le riprese sono evidentemente ravvicinate e ben centrate sul volto di Zuccatelli.Il tavolo non era affatto un’interlocuzione privata, ma era frutto della lotta di cittadine e cittadini che pretendevano risposte.Tutto questo è ampiamente documentato nei video e nei comunicati della nostra pagina Facebook. Se comunque queste prove non bastassero, presenti per tutta la durata dell’incontro e testimoni della nostra richiesta di autorizzazione a filmare, ci sono i funzionari della DIGOS di Cosenza.Per quanto Zuccatelli e il Ministro Speranza stiano cercando di cambiare la versione degli eventi, la nostra verità li inchioda.Oggi, alle 18 a Cosenza, ci uniremo alla manifestazione pubblica che si terrà alla rotonda dell’ingresso autostradale.Le nostre richieste sono chiare:- Un piano straordinario sanitario regionale per la Calabria- Reddito immediato per chi è colpito dalla crisi- L’ammissione di responsabilità da parte della giunta regionale- Lo stop ai commissariamenti.In un unico grido: SALUTE REDDITO DIGNITÀ