Costume

Con "Telefono Azzurro" scegli un fiore contro bullismo e abusi sui minori

Paolo Brambilla - Consilium Impresa e Famiglia

In oltre 2.000 piazze italiane, sabato 22 e domenica 23 aprile, un fiore contro gli abusi sui minori

Fiori D’Azzurro, per coltivare il seme del rispetto”: scegli un fiore contro gli abusi. “Abbiamo bisogno di tutti per garantire ascolto ai più piccoli al telefono, in chat, nelle carceri, nelle scuole e nelle zone colpite dal sisma” dichiara Telefono Azzurro. 11 casi gestiti ogni giorno dall’Associazione che a giugno compie 30 anni di attività e di ascolto, al fianco di bambini e adolescenti. Ma a quanto ammonta il sommerso?

Il 22 e 23 aprile l’Italia si mobilita contro gli abusi sui bambini. Lo farà insieme a Telefono Azzurro, che in giugno raggiungerà il prestigioso traguardo del trentesimo anno di attività al fianco di bambini e adolescenti. L’Associazione sarà presente questo week end in oltre 2.000 piazze italiane con la campagna di sensibilizzazione “Fiori D’Azzurro - per coltivare il seme del rispetto”. A questo link le piazze e le località interessate all’iniziativa

I fatti di cronaca all’ordine del giorno ci riportano alla mole di violenza raccontata dai quotidiani, che fa il paio con le segnalazioni che pervengono alle linee di ascolto 1.96.96, e alle linee di emergenza 114 e gestite da Telefono Azzurro, sulla chat di azzurro.it, l’app e i social network. Un orecchio costantemente teso attraverso tutti i mezzi di comunicazione con cui operatori specializzati offrono un primo soccorso a chi trova il coraggio di gridare aiuto, denunciando l’autore di atti di violenza fisica e psicologica, dal vivo o sul web. Ricevendo telefonate cosi:

 

LE TELEFONATE DEI BAMBINI A TELEFONO AZZURRO

 

“L’ultima volta che mi ha picchiata tanto è stato a febbraio … è venuto da me in camera e ha incominciato a picchiarmi con la cinghia perché diceva che non dovevo prendere i brutti voti e da lì ha continuato a picchiarmi forte … a scuola non potevo fare motoria, sennò si vedevano i lividi … la vergogna quando ti succedono queste cose è tanta … vorresti chiuderti in te stessa e scomparire dal mondo…”

“Il compagno della mamma sbatteva la testa di mia madre contro il lavandino e le faceva uscire il sangue e nel frattempo mio fratello (la mia sorellina non era ancora nata) si aggrappava a me … per questo anche oggi quando ha paura di qualcosa vuole stare con me … Qualche volta mi capita di picchiare mia madre di aggredirla con forza…. È più forte di me”.

 

4.000 CASI NEL 2016, 11 BAMBINI AIUTATI OGNI GIORNO

 

Alle linee di ascolto 19696 e linee di emergenza 114 il Centro Nazionale di Ascolto di Telefono Azzurro nel corso del 2016 ha fornito informazioni circa a 4.000 casi (2315 all’19696 e 1665 al numero 114), circa 11 bambini aiutati ogni giorno. A fronte di un numero di chiamate pervenute molto consistente, 160.000 chiamate di cui gran parte non erano contestualizzate.

•    Chi chiama le linee di ascolto
Leggera prevalenza per le femmine rispetto ai maschi (58% vs. 42%), prevalentemente dal nord (40,3%); seguono le regioni del centro Italia (31,1%) e, infine, le Isole e le regioni del sud Italia (28,2%).
Osservando il dato più nel dettaglio, a livello regionale, è possibile osservare che le regioni da cui proviene un maggior numero richieste di aiuto sono la Lombardia (17,3%), il Lazio (13,4%) e il Veneto (10,7%).

•    I Motivi delle linee di ascolto:
Più 1 caso su 4 gestito da Telefono Azzurro nel periodo di tempo considerato riguarda situazioni di abuso e violenza (21,3%). Quasi 1 caso su 5 (19,4%) dei casi gestiti riguarda situazioni familiari di rischio - ad esempio per assunzione di sostanze alcoliche o stupefacenti da parte dei genitori - o di problemi relazionali– ad esempio conseguenti ad adozione/affido o alla separazione dei genitori. Il 19,1% dei casi è dato dalle richieste di aiuto dovute a difficoltà relazionali con i pari o figure adulte di riferimento. Il 17,4% dei casi riguarda situazioni di difficoltà per situazioni che coinvolgono il benessere dei ragazzi (salute mentale), tra cui ad esempio episodi di cutting o tentativi di suicidio.

 

PADRI, MADRI, AMICI RESPONSABILI DI VIOLENZE

 

La maggior parte (50,5%) delle situazioni segnalate sono di natura intra famigliare: avvengono cioè all’interno delle mura domestiche. Seppur in misura inferiore, avvengono anche a scuola (19,4%). Tra i responsabili del disagio troviamo la Madre (29%), un Amico (28,9%), il Padre (24,5%). Fatti che quotidianamente si mescolano con il violento urto del danno psicologico dovuto alle forme di violenza dalla durata potenzialmente perenne. E sempre più spesso ci troviamo di fronte a piccoli o grandi episodi di bullismo nelle scuole.

Secondo l’ultima indagine effettuata da Telefono Azzurro con Doxa Kids su un campione di 1.500 adolescenti e ragazzi delle scuole secondarie di primo e secondo grado, il 34,7% degli intervistati ha ammesso di essere stato vittima di episodi di bullismo, il 67,9% dei quali nel contesto scolastico. Molto diffusa una reazione di impotenza da parte dei ragazzi: se il 31,3% dei ragazzi vittima di bullismo ha reagito «lasciando perdere», il 22,7% (21% dei maschi e 24,7% delle femmine) non lo ha detto a nessuno e ha tenuto segreto quanto accaduto. Il 29,9% ha invece cercato di difendersi, più di 1 su 5 (22,8%) ha avvisato i genitori, con percentuali quasi doppie tra le ragazze (30,4%) rispetto ai ragazzi (16,4%).

“Abbiamo bisogno di tutti per garantire ascolto ai più piccoli al telefono, in chat, sui social" ha dichiarato il Professor Ernesto Caffo, Neuropsichiatra infantile e Presidente di SOS Il Telefono Azzurro Onlus "Occorre investire nella cultura, supportando realtà perennemente al fianco di chi per natura parte indifeso".

 

COME AIUTARE TELEFONO AZZURRO

 

"Un piccolo gesto da parte degli italiani ci farebbe sentire meno soli in questa battaglia contro un avversario così grande. Occorre continuare a intervenire nelle scuole per sollecitare i ragazzi a testimoniare, vincere la vergogna e non stare zitti. E’ indispensabile avere le risorse per consentire ai nostri operatori di rispondere al telefono, in chat e sui social prima che sia troppo tardi. Per aiutare sempre più bambini occorre il sostegno di tutti” conclude il Prof. Ernesto Caffo.


Il Telefono Azzurro è una onlus nata nel 1987 con lo scopo di difendere i diritti dell'infanzia. L'associazione è stata fondata a Bologna dal Prof. Ernesto Caffo, docente di neuropsichiatria infantile all'Università di Modena e Reggio Emilia.
Telefono Azzurro promuove un rispetto totale dei diritti dei bambini e degli adolescenti. Con le sue attività ogni giorno promuove le loro potenzialità di crescita e li tutela da abusi e violenze che possono pregiudicarne il benessere e il percorso di crescita. Ascolta ogni giorno bambini e adolescenti e offre risposte concrete alle loro richieste di aiuto, anche attraverso la collaborazione con istituzioni, associazioni e altre realtà territoriali.