Costume

Deliveroo, con 19 nuove città raggiunte riparte l'espansione in Italia.

Eduardo Cagnazzi

Le nuove iniziative della piattaforma per sostenere la ristorazione. Sempre più bar e pasticcerie si affidano all'asporto, mentre cresce la "pausa pranzo"

Fase 3, Deliveroo preme sull’acceleratore con l’espansione territoriale. Alle 175 città nelle quali è già possibile ordinare cibo a domicilio attraverso l’App, si aggiungono infatti 19 nuove città in cui Deliveroo è arrivato a fine maggio e arriverà nel corso del mese di giugno. 

Tra le città in cui il servizio sarà presente anche alcune località costiere e di provincia che accompagneranno, in questa stagione particolare, anche le vacanze di molti italiani già in uscita dalle grandi città. Nello specifico, nelle ultime settimane di maggio, Deliveroo è arrivato a Abbiategrasso e Somma Lombardo in Lombardia, San Giovanni Lupatolo in Veneto, Rimini in Emilia Romagna, Ciampino, Guidonia, Sora e Tivoli nel Lazio. A giugno la App sarà disponibile anche a Garlate, Binasco, Magenta e Castiglione delle Stiviere in Lombardia, Mirandola in Emilia Romagna, Portogruaro in Veneto, Biella in Piemonte, Foligno in Umbria, Fabriano nelle Marche, Olbia in Sardegna e Civitavecchia nel Lazio. 

Sono due le principali novità a sostegno del settore della ristorazione: Pick-Up, il nuovo servizio che supporterà i ristoranti nella gestione degli ordini destinati all’asporto tramite piattaforma si espande in Italia e a giugno sarà esteso a tutta la città di Milano e raggiungerà Roma e Cagliari; Round-Up. Da oggi è attiva la nuova funzione che permette di dare la mancia al proprio ristorante arrotondando il conto al momento del pagamento dell’ordine o scegliendo l’importo da donare. 

“Ciascuno di noi si augura che tutti i ristoranti possano ripartire al più presto e anche noi vogliamo fare la nostra parte per sostenere un settore strategico sul quale insiste il nostro business. Stiamo aprendo nuove città e saremo presenti in ben 194 città entro giugno. Espansione, asporto e mance sono strumenti che aiuteranno il comparto della ristorazione nella ripresa”, dichiara Matteo Sarzana, general manager Deliveroo Italy. “In questi mesi abbiamo già fatto molto, aiutando i ristoranti con interventi mirati e sotto il profilo della liquidità. Vogliamo coinvolgere sempre più consumatori, per sostenere insieme i ristoranti. Abbiamo dimostrato di essere un servizio essenziale. Vogliamo essere una delle chiavi per tornare alla normalità”.

Anche i bar si affidano al delivery e il cocktail arriva a casa Gin-Tonic e Negroni i più ordinati                      Con la “fase 2” cambiano e continuano ad evolversi anche le abitudini dei consumatori. E, con esse, l’approccio degli esercenti nei confronti del food delivery. La consegna di cibo a domicilio infatti non è più soltanto legata ai canali più “tradizionali”, come i ristoranti, ma anche il settore bar, pasticceria e caffetteria. Ad oggi, sono 400 i bar o cocktails bar in piattaforma. Di questi, il 30% ha fatto il proprio ingresso su Deliveroo da marzo in poi. A dimostrazione che, non solo il lockdown, ma anche l’avvicinarsi della primavera e della stagione calda sostiene questa tipologia di consumi anche “da casa”, con il Gin-Tonic e il Negroni che sono tra i cocktails e long drink più ordinati su Deliveroo.

Deliveroo for Business: cresce il delivery per la pausa pranzo                                                                                E cresce il servizio di consegna a domicilio per le aziende che possono creare un proprio account sulla piattaforma per gli ordini. Per tutte le aziende che prevedono uno spazio comune come una mensa o una cucina, a cominciare da Milano, si prevedono consegne di piatti imbustati monouso, direttamente dai migliori ristoranti della città, attraverso una logistica dedicata. Un altro strumento accessorio di Deliveroo for Business, molto apprezzato in questa fase, è stato quello delle Gift Card con cui è stato possibile "accorciare" le distanze tra colleghi: molto dipendenti che hanno ricevuto in regalo un buono Deliveroo hanno avuto la possibilità di consumarlo in contemporanea consumando colazioni o aperitivi in occasioni di meeting virtuali importanti o videocall.