Costume

Femminicidi diminuiti nel 2015. Il criminologo: "Clima cambiato"

Sono 128 le donne uccise in Italia nel 2015, prevalentemente dal marito o dal compagno: ancora troppe, ma il dato è in calo del 6,57 per cento rispetto al 2014, quando si contavano otto omicidi in più. E' quanto si evince dai dati del Viminale aggiornati al 22 dicembre. Sui 411 omicidi totali nel nostro Paese, il 31,13% vede come vittime donne. Ma è solo la punta dell'iceberg: prima di arrivare all'omicidio si registrano 6.945 atti persecutori a danno delle donne, 3.086 casi di volenza sessuale e ben 6.154 casi di percosse. Inoltre sempre nel 2015 si sono verificati 1.198 ammonimenti del Questore (in calo del 3,68% sul 2014) e 217 allontanamenti (-16,54%).

Un trend in calo, comunque, segno che "il clima sta cambiando". Ne e' convinto Vincenzo Mastronardi, criminologo all'Universita' La Sapienza di Roma: "Registriamo un calo dei femminicidi - spiega all'AGI - e noi criminologi ci chiediamo perche'. Il parere prevalente è che i programmi di deterrenza stanno funzionando: sta cambiando la percezione sociale rispetto alla violenza sulle donne, che è sempre più stigmatizzata, e i soggetti privi di particolari disturbi comportamentali e in grado di compensare gli scompensi emotivi ora hanno più remore a colpire la propria compagna o ex compagna".

E' un clima diverso, sostiene l'esperto, "che tutti noi respiriamo. Una società meno disposta a tollerare gli abusi verso le donne rispetto al passato. Ora ovviamente non bisogna abbassare la guardia, ma la strada è quella giusta".