Costume
Malate oncologiche: mariti, figli, fratelli raccontano le loro intime emozioni
E' alla fase finale il concorso #afiancodelcoraggio lanciato da Roche, storie di vita reale raccontate dai familiari vissuti accanto ad una persona con tumore
“Tutte le sere aspetto che si addormenti, quando dorme ritorna la mia mamma di un tempo, quella che avevo da piccolo e che non era malata”.
“La mamma pareva aver perso i capelli, ma poi, quando uscivamo di casa, tornavano magicamente al loro posto”.
“Poi una mattina mi resi conto che quel viso era tutto ciò che mi restava di lei, i pennelli si erano asciugati, il colore dimenticato sulla vecchia tavolozza era completamente secco”.
Tre passi toccanti estrapolati dalle storie finaliste della quarta edizione del concorso letterario #afiancodelcoraggio, nato per raccogliere storie di vita realmente accadute raccontate da uomini (fratelli, figli, mariti, padri, etc.) che abbiano vissuto accanto ad una persona con una malattia oncologica.
Dopo il focus sui tumori femminili, sulla sclerosi multipla e sull’emofilia, quest’anno il concorso si è focalizzato sulle malattie oncologiche, in un periodo storico in cui l’epidemia da Covid-19 ha messo e continua a mettere a dura prova il sistema sanitario, causando ingenti ritardi sulle attività di screening -circa 1.400.000 esami in meno rispetto ai primi cinque mesi del 2019- e sugli interventi chirurgici, una diminuzione delle visite del 57% e delle diagnosi del 50%.
Alla preoccupazione per i dati diffusi da Aiom (Associazione italiana di oncologia medica), si somma la situazione emotiva dei malati oncologici e dei loro caregiver, che insieme all’ansia per il rischio di pandemia stanno affrontando un tumore e devono gestire emotivamente sia la malattia, sia il sentimento collettivo. #afiancodelcoraggio vuole dare sostegno e valore a questo coraggio, un’impresa quotidiana di chi cerca la forza in un sorriso, in un dipinto, in uno sguardo.Un'iniziativa pensata a sostegno delle donne, ma i cui protagonisti sono uomini.I fratelli, i figli, i mariti, in una parola i caregiver, che hanno affidato alle parole le loro emozionihanno un nome: si chiamano Ubaldo Truda, che racconta la sua versione di vero coraggio; Attilio Pozzi, che dà voce a un cucciolo di cane che racconta della malattia della sua mamma-padrona; Alessio Secci, che trasforma il tragitto insieme alla mamma dalla camera al bagno in un viaggio in treno su un binario magico.
“Il Premio #afiancodelcoraggio è nato quattro anni fa con una prima edizione dedicata alle storie di uomini, papà, compagni, mariti, amici, figli, che sono stati a fianco del coraggio delle loro donne con malattia oncologica. Oggi ci troviamo ad accendere nuovamente i riflettori sull'oncologia, in uno scenario che, se possibile, è ancora più drammatico”, commenta Maurizio de Cicco, presidente e amministratore delegato di Roche. “Nelle scorse settimane il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ci ha ricordato che alcune malattie non vanno in lockdown, il cancro prima di tutto. Con #afiancodelcoraggio vogliamo dare voce a tutti coloro che accompagnano il dolore, la speranza, la preoccupazione o l'isolamento dei malati che in questi mesi si sono fatti sentire con maggiore forza. Parliamo della grande comunità dei cosiddetti caregiver, quasi sempre familiari, a volte amici o conoscenti, che svolgono un ruolo chiave nel percorso di cura del malato oncologico e che ci ricordano che la malattia non è solo di chi ce l'ha, ma di tutta la comunità, fornendo una rete di assistenza insostituibile per chi in questi mesi oltre alla paura della malattia somma quella del contagio, della difficoltà negli spostamenti, dell’allungamento dei tempi di attesa per una visita, per una terapia o anche solo per uno screening".
Il racconto vincitoreche verrà selezionato dalla giuria tecnica nel 2021, prenderà vita in uno spot che sarà proiettato nelle sale cinematografiche e sui canali messi a disposizione dai partner dell’iniziativa. Presidente della giuria tecnica è Gianni Letta che sarà coadiuvato da nove esponenti dell’associazionismo, del cinema, del giornalismo e del mondo istituzionale: Marco Belardi, ceo Lotus Production; Giordano Beretta, presidente Aiom (Associazione italiana di oncologia medica); Angela Coarelli, caporedattore Ansa; Marco Costa, direttore Reti Tematiche Mediaset; Elisabetta Iannelli, segretario generale di Favo (Federazione delle associazioni di volontariato in oncologia); Sabrina Nardi, Ail (Associazione italiana contro leucemie-linfomi); Giovanni Parapini, Rai; Carlo Rossella, presidente Medusa Film; Enrico Vanzina, regista.
“Il premio #afiancodelcoraggio, giunto alla sua quarta edizione, ha contribuito fattivamente in questi anni ad un cambio culturale nell’approccio a diverse patologie -afferma Gianni Letta- promuovendo un valore importante, ovvero il dialogo durante la malattia tra chi ne soffre e chi se ne prende cura. In questo difficile momento che ha messo tutti a dura prova, siamo voluti tornare a dare voce a tanti uomini come Alessio, Attilio e Ubaldo, e dare loro il valore che meritano, perché anche chi assiste con coraggio una donna durante questo “percorso ad ostacoli” è un eroe dei nostri tempi”.