Pillola dei 5 giorni dopo, boom di vendite
Ma per la donna italiana resta un tabù
Contraccezione ormonale, aumento record di vendite della pillola del giorno dopo, educazione della sessualità sulle giovani donne, responsabilità dei ginecologi e della scuola: una conversazione a 360 gradi con uno fra i migliori esperti italiani del settore, Rossella Nappi, Professor associato della sezione di Clinica Ostetrica e Ginecologica dell'Università degli Studi di Pavia.
Professore come avrà letto è stato registrato in questi giorni un aumento record di vendite della pillola dei 5 giorni dopo. E' più facile quindi ricorrere alla contraccezione di emergenza piuttosto che ad una programmazione delle gravidanze?
'Solo apparentemente è più facile, in realtà questo ricorrere alla pillola d'emergenza altro non è che una cartina di tornasole che evidenzia una serie di problematiche sulla sessualità, e al sud più che al nord, soprattutto di tipo culturale.
MOLTE BARRIERE SULLA CONTRACCEZIONE ORMONALE
Purtroppo in Italia esistono molte barriere nei confronti della contraccezione ormonale. A questo proposito è evidente, ad esempio, una sovrastima degli effetti collaterali e non invece un quadro chiaro del valore complessivo di una corretta contraccezione ormonale.
Troppo spesso, noi ginecologi, siamo bravissimi nel fare le visite e nel curare il problema. Però forse non lo siamo altrettanto quando ci tocca fare comunicazione alle nostre pazienti, anche per mancanza di tempo. In questo le ostetriche dovrebbero essere più coinvolte.
UN PROGETTO DI VITA SESSUALE PIU' PROGRAMMATA
Che tipo di comunicazione dovrebbe essere fatta?
'Dobbiamo riuscire a far passare il messaggio che la scelta contraccettiva ormonale non solo ti evita una gravidanza indesiderata, ma soprattutto ti permette di fare un progetto di vita sessuale più programmata.
La donna italiana, parla pochissimo di questi temi, pensa di essere in grado di fare da sola. Fa molta fatica a prendere lei in mano il 'pallino' della propria vita riproduttiva e quando ha dubbi preferisce a volte lasciarlo nelle mani del partner.
OGNI DONNA DEVE VIVERE APPIENO LA PROPRIA SESSUALITÀ
Questa comunicazione deve essere fatta da voi ginecologi?
'Certamente e necessita di tempo. E' un discorso culturale con la donna, bisogna capire le sue aspettative e che tipo di vita sociale. Occorre presentarle con chiarezza i rischi/benefici e soprattutto gli aspetti positivi della contraccezione ormonale sulla qualità della vita sessuale. Ogni donna ha diritto di poter vivere la propria vita sessuale senza inutile angoscia ed avere gravidanze serenamente al momento giusto, se possibile non troppo tardi.
Anche la scuola gioca un ruolo importante?
'Direi basilare. Nei paesi nordici viene fatta una corretta educazione sessuale, chiaramente con messaggi adeguati all'età, ma fin dai 6 anni.
'Purtroppo non è così nelle nostre scuole e i ragazzi fanno il "fai da te".
Ci sono dei portali, come ad esempio www.sceglitu.it in collaborazione con la società italiana di ginecologia e ostetricia che mettono a disposizione, con lungimiranza, indicazioni chiare. Presentano tutte le problematiche e le opportunità esistenti in materia sessuale, sia dal lato fisico che psicologico. Purtroppo la maggioranza dell'informazione non è sempre ben fatta.
Gli adolescenti sono i soggetti più a rischio per comportamenti sessuali pericolosi?
'Certamente, un po' perché è nella loro natura sentirsi invincibili e poi perchè attraverso i social sono convinti di sapere tutto.
Probabilmente lo sono dal punto di vista del conoscere i diversi metodi ma non hanno un'adeguata preparazione psicologica per capire cosa è giusto per loro. Solo la famiglia, la scuola , o noi operatori di salute possiamo aiutarli a scegliere.
Ovvio che in situazioni di emergenza, quando sono confusi, ricorrono alla pillola del giorno dopo. Non la dobbiamo demonizzare ma dobbiamo invece promuovere i valori a 360 gradi di una buona contraccezione ormonale.
LA PILLOLA DEL GIORNO DOPO SOLO COME EMERGENZA
Bisogna pensare alla pillola dei 5 giorni dopo come ad un contraccettivo a cui ci si avvicina solo in casi emergenziali.
Questo contraccettivo, ripeto, deve rappresentare un' emergenza , non la routine'.
Insomma mai come adesso ogni donna ha diritto di vivere e programmare la sua sessualità, ma per decidere cosa è giusto occorre davvero una corretta informazione.