Tumore seno, ballare migliora la qualità di vita. L'esempio di Carolyn Smith
Cancro al seno: ballo migliora qualità della vita donne. Progetto con Carolyn Smith e Samuel Peron
Cancro al seno e ballo: trainer speciali Carolyn Smith e Samuel Peron
Dancing with Health, ovvero come migliorare ballando la qualità di vita delle pazienti con tumore al seno. E' il progetto proposto da IncontraDonna Onlus e coordinato dall'Università degli studi di Roma Foro italico, presentato oggi nella Sala rossa del Polo natatorio del Foro italico. Ideatori di un protocollo di danza ad hoc i maestri di ballo e volti notissimi al grande pubblico Carolyn Smith e Samuel Peron, che avranno il ruolo di trainer europei. A loro infatti il compito di insegnare il nuovo metodo a ballerini professionisti ed esperti di Scienze motorie selezionati nei 5 Paesi partecipanti.
Tumore al seno, ballare migliora la qualità di vita. L'esempio di Carolyn Smith
Co-finanziato dal programma Erasmus + sport dell'Unione europea, il progetto sarà realizzato infatti in Italia, Bulgaria, Lituania, Paesi Bassi e Regno Unito, con l'obiettivo di "evidenziare il ruolo di recupero psico-fisico che l'attività motoria, in questo caso un particolare protocollo di danza, può svolgere in pazienti operate di tumore al seno, come rilevato da innumerevoli pubblicazioni scientifiche", spiegano i promotori.
Tumore al seno, ballare fa bene. Parola di Carolyn Smith
"Sono molti anni che studiamo gli effetti positivi dell'attività fisica in questa tipologia di pazienti - afferma Attilio Parisi, ordinario di Metodi e didattiche delle attività motorie all'Università Foro italico e responsabile del progetto - e per questo è stato facile capire il desiderio di Carolyn Smith di mettere a servizio di altre donne, con la sua stessa patologia, il percorso di danza che tanto l'ha supportata nel combatterla". Non una cura miracolosa, ma "un'attività studiata per favorire il miglioramento della condizione psico-fisica di donne che hanno necessità di riprendere fiducia nel proprio corpo, recuperare autostima e consapevolezza della propria femminilità", sottolinea Adriana Bonifacino, responsabile della Unità di senologia dell'ospedale Sant'Andrea Sapienza Roma e presidente di IncontraDonna.
Trainer selezionati nei 5 paesi partecipanti - tre per ciascun paese, due ballerini e un esperto in Scienze motorie - dall'8 al 10 giugno si formeranno all'Università Foro Italico sotto la guida esperta di Carolyn Smith e Samuel Peron. Una volta rientrati nei propri paesi di appartenenza, i neo-trainer avranno due compiti fondamentali: formare a cascata altri istruttori per consentire quanto più possibile la diffusione dei principi base di 'Dancing with Health' e, soprattutto, offrire a un gruppo di 12 donne con storia di tumore al seno le lezioni di danza ideate da Carolyn Smith e Samuel Peron.
"Sono entusiasta di poter partecipare al progetto - racconta Carolyn Smith - Come donna e come paziente conosco bene l'importanza di questa attività sia dal punto di vista fisico che psicologico. Il tumore del seno è una neoplasia che va affrontata con determinazione, forza di volontà e con l'aiuto di medici, ma anche di amici, familiari, collettività. Poter seguire un percorso come questo consente alle malate di meglio combattere la neoplasia, guadagnando in benessere, serenità, voglia di vivere".
Il tutto nel corso di 32 sedute, in quattro mesi, direttamente nei 5 Paesi coinvolti. Sono i primi passi del progetto, che punta a raggiungere, nei prossimi due anni e mezzo, un pubblico più ampio possibile. Nel 2017, in Italia, 51 mila donne sono state colpite da un tumore del seno, una neoplasia in aumento, ma che registra una sopravvivenza a cinque anni dell'87%. "Basta parlare di male incurabile - afferma Bonifacino - molto resta ancora da fare, ma oggi riusciamo a rendere croniche la gran parte delle neoplasie mammarie, un risultato insperato solo fino a pochi anni fa. Non dobbiamo allentare la presa ma perseverare nel diffondere il giusto messaggio: come da tempo propone IncontraDonna, affinché a tutte le pazienti vengano garantite le migliori terapie, concentrandoci sulla prevenzione primaria, cioè correggendo gli stili di vita in tutte le età".