Costume

Usa, i magazine di moda in crisi. Ma vola l'extra-fashion: da AD a Wired

Il 40% delle riviste ha subito un declino durante il 2020 ma il settore della moda è quello più in difficoltà

L’emergenza causata dall’ epidemia di Covid-19 che sta interessando ogni parte del mondo mette in crisi ogni settore sociale ed economico. Anche i magazine di moda americani. Da quanto si apprende su Pambianco, in uno studio realizzato da Alliance per Auditel Media, il 40% delle riviste ha subito un declino durante il 2020 ma il settore che è entrato maggiormente in difficoltà è quello della moda. Testate come Allure, GQ e Vogue , hanno visto diminuire il loro pubblico durante quest’anno: il primo del 5% rispetto all’anno precedente, il secondo ha registrato un calo del 9%  e il terzo di circa l’11% di lettori in meno.

In America però le testate extra-fashion come Ad, Wired e The New Yorker, crescono e lo fanno nettamente. Ad accresce il suo pubblico del 25% con lettori online in aumento del 48%. Wired acquisisce +7% e aumenta i suoi lettori cartacei del 16% e The New Yorker vede una crescita del 16% con un traffico web in salita del 23%. Probabilmente questa crescita è dettata dal fatto che queste testate si siano interessate alle elezioni e all’epidemia di Covid-19.

La casa editrice Meredith, secondo Pambianco, conferma il calo delle testate di fashion: InStyle, EatingWell, Martha Stewart Living e Magnolia Journal presentano tutte il segno meno per quanto riguarda la percentuale di audience. Inoltre People, che resta la più letta del gruppo con 91 milioni di lettori, ha comunque perso il 4% del suo pubblico.