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Crisi valoriale, comportamentale e identitaria delle giovani generazioni

Redazione

Interventi educativi per la prevenzione, il convegno organizzato alla Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani

Maurizio Gasparri, Vice Presidente Senato della Repubblica, è intervenuto per un saluto, tra i presenti c’erano Federico Mollicone, Presidente VII Commissione (Cultura, Scienza, Istruzione) Camera dei Deputati, Marco Lombardo, Segretario IV Commissione (Politiche dell’Unione Europea) Senato della Repubblica, Ivano Gabrielli Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni del Dipartimento della P.S., Marco Andrea Doria, Presidente UNISRITA - Scuola Superiore Internazionale di Studi    Universitari, Ricerca e Formazione e Francesco Longobardi, Presidente MEDEA odv.

Il convegno è stato moderato dalla giornalista Anna La Rosa. Tra gli ospiti illustri, Carmela Rescigno, presidente della commissione Anticamorra della Regione Campania, che ha sottolineato come sia importante creare un’infrastruttura di regole e strumenti che consentano di rimuovere tempestivamente i contenuti illegali dalla Rete e sanzionare chi adesca i minori. “La realtà virtuale offre ai navigatori minori d’età modalità nuove di comunicazione, crescita personale e sociale ma al contempo rende più agevole la commissione di alcuni tipi di reati che vedono i minori come vittime ”-ha dichiarato la dottoressa Rescigno-“reati come pedofilia, pornografia, truffe, cyberterrorismo; pertanto è’ importante creare un’infrastruttura di regole e strumenti che consentano di rimuovere tempestivamente i contenuti illegali dalla rete e sanzionare chi adesca i minori. Però l’aspetto sanzionatorio non è l’unico strumento da introdurre. Bisogna investire allo stesso tempo su un’azione di conoscenza dei rischi a cui sono esposti i minori attraverso campagne mirate nelle scuole e nelle famiglie”.

Tra i relatori l’Avvocato Rossana Ferraro, Magistrato GOP. Docente “Cybercrime” Scuola Internazionale FF.OO Ministero Interno, ha voluto porre l’accento sulla tutela internazionale del minore, dai reati a sfondo sessuale ai cybercrimes. “L’espressione “Sexual abuse e cyber crime” riflette due fenomeni criminali che si muovono di pari passo, sebbene essi appaino terminologicamente come reati distanti ”-ha dichiarato l’Avvocato Ferrarol’assonanza fra tali condotte illecite è ancora più marcata in tema di “minori”. Ciò discende dal fatto che sia i crimini commessi in danno dei minori a sfondo sessuale, sia quelli realizzati mediante l’uso del cyber, hanno una spiccata vocazione universalistica e transnazionale: manifestando un notevole grado di offensività che ne giustifica una repressione più dura e severa anche sul piano processuale e penale sostanziale, che impone una trattazione unitaria sul piano internazionale, in modo da realizzare una disciplina omogenea fra i vari Stati. Inoltre, le condotte sottese ai cybercrime si intrecciano con quelle degli abusi sui minori  in quanto la diffusione planetaria del “metaverso” - quale realtà cibernetica - ha consentito l’utilizzazione di tale “strumento virtuale” come canale di accesso per la realizzazione di condotte criminali dirette ad attaccare la sfera sessuale del minore. Ciò ha rafforzato la necessità di disciplinare in modo congiunto ed organico i due fenomeni criminali, mediante l’espressione “sexual abuse & cyber crime”.  Chiarita questa indissolubile interconnessione va subito precisato che la protezione del minore vittima del reato in sede penale non è organica, ma episodica ed occasionale, nel senso che non esiste una elencazione settoriale dei reati commessi in danno dei minori, come autonomo Titolo nel Codice penale italiano o come Testo Unico o legge speciale. La comunità internazionale si è interessata, negli ultimi anni, ai reati commessi contro i minori con particolare riguardo alle attività connesse soprattutto alla tutela sessuale; ad esso ha fatto poi seguito la concettualizzazione del cybercrime, con normative “spot” tese a reprimere di volta in volta nuovi fenomeni emergenti.

L’attenzione mostrata da tante realtà istituzionali e associative nei confronti dei giovani adolescenti è chiara testimonianza della sentita partecipazione di buona parte della società civile, soprattutto da parte del mondo della scuola e della famiglia che rappresentano le due principali agenzie educative”- ha aggiunto il Dr Luigi Iavarone – Organizzatore e Coordinatore Convegno, Rappresentante di Interessi Medea odv“ In verità, sappiamo veramente chi sono i giovani d’oggi? Sappiamo veramente quali sono i loro bisogni e le loro aspirazioni? Sappiamo veramente quali sono le loro problematiche? Sappiamo veramente quali sono le motivazioni che sottendono al fenomeno del disagio giovanile? Domande che richiedono risposte immediate e ormai non più eludibili proprio perché il fenomeno del disagio giovanile è sempre più presente nelle giovani generazioni. E allora viene da chiedere come mai i numeri continuano a salire? È del tutto evidente quindi che qualcosa non funziona! Necessita dunque rivedere l’intera filiera della prevenzione finora messa in atto. Senza questa reale opera di revisione continueremo a parlare di giovani, adolescenti “in crisi” in mille dibattiti, seminari, sempre in termini di effetti del fenomeno, non risalendo mai alle CAUSE profonde, vere che animano la violenza dei cosiddetti bulli e cyberbulli! Esiste una soluzione al problema della violenza? Certamente sì! La parola chiave è educazione”. Tra gli altri relatori Mario Rusconi, Presidente Associazione Nazionale Presidi (ANP) – Roma, Daniele Grassucci, Direttore e co-founder Skuola.net, Oriana Ippoliti, Ricercatore IRCRES – Consiglio Nazionale delle Ricerche (C.N.R.) – Roma, Angiolino Albanese, Avvocato esperto in Tutela Minorile, Marina Eianti, Pedagogista SAPIENZA Università di Roma - Corso di laurea in Terapia della Neuro e Psicomotori- cita dell’età evolutiva (TNPEE). Tra gli uditori, il dottor Vincenzo De Feo, Presidente di Mai Più Solo ODV- ETS, esperto di tutela dei dati, bullismo e cyberbullismo e presente da tempo sul territorio nazionale con diverse iniziative e incontri nelle scuole e nelle sedi istituzionali, nonché consulente del Tribunale di Milano sez. “sistemi informatici”.