Cronache
Contro l'aborto? "Bruciamole la casa". Minacce all'assessora delle Marche
"La storia ce lo insegna: andiamo a bruciargli la casa" e' il messaggio minaccioso diretto all'assessora alle Pari opportunita' della regione Marche, Giorgia Latini, affidato a un cartello che, ieri a Macerata, ha fatto da cornice a un flash mob di donne e personale della scuola, contrario alle dichiarazioni dell'ex parlamentare della Lega su Aborto e sostegno alla maternita'. "Espressioni che non si addicono a persone che hanno a cuore la liberta' delle donne, visto che incitano violenza contro una donna - ha dichiarato Latini -. Ho ribadito in consiglio regionale che ognuno e' libero di scegliere secondo coscienza, ma quando la scelta di abortire e' condizionata da mancato sostegno psicologico e da problemi economici, le istituzioni e la societa' non possono abbandonare la donna in difficolta' e devono fare di tutto per sostenere la maternita' e la vita tutelando la salute della donna".
"Esprimo vicinanza e sostegno all'assessore Giorgia Latini, oggetto di questo violento attacco, solo per aver espresso la sua legittima e personale opinione in merito alla difesa della vita e al sostegno alla maternita' - ha commentato il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli -. Condanno e rifiuto questa violenza verbale che da molti anni non apparteneva al dibattito nella nostra regione. Si possono avere legittimamente opinioni divergenti, senza pero' mai scadere nelle minacce". "Vicinanza e sostegno" e' stata espressa da Elena Leonardi (Fdi), consigliere regionale, che ha auspicato "una condanna unanime delle minacce da parte di tutto il mondo politico, perche' il confronto legittimo non deve scadere in minacce e insulti".