Cronache

Agli Uffizi le prime riviste del '900, un'immersione nella cultura dell'epoca

Di Giuseppe Vatinno

La mostra permette di vedere fisicamente le riviste originali, tutte ben conservate. Ma non solo. Si possono ammirare anche libri, manifesti, fogli e...

Poi negli anni venti sarà la volta di “Strapaese” di Leo Longanesi e poi anche “L’Italiano” e “il Selvaggio” di Mino Maccari. C’è pure una rivista difficilmente trovabile – a causa della censura del Regime -: “900”, fatta da Curzio Malaparte e Massimo Bontempelli. E poi ancora “Il Regno” di Enrico Corradini, “La Critica” di Benedetto Croce e Giovanni Gentile.

La mostra permette di vedere fisicamente le riviste originali, tutte ben conservate, oltre 250 pezzi. Ma non solo le riviste. Si possono ammirare “anche libri, manifesti, fogli, copertine, caricature ed una accurata selezione di dipinti, disegni e sculture del tempo”. Alla inaugurazione sono intervenuti: il Presidente del Senato, Ignazio La Russa; il Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano; la Direttrice generale Biblioteche e diritto d’autore, Paola Passarelli; il Direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt; la componente del Consiglio Superiore Beni culturali e paesaggistici, Simonetta Bartolini, e le già citate curatrici dell’esposizione Chiara TotiGiovanna Lambroni e Simona Mammana

Il ministro Sangiuliano ha dichiarato a proposito: "Ho voluto fortemente questa mostra perché da giornalista ho studiato e approfondito questo periodo, fondamentale per Firenze, che in quel momento rappresentò il fermento culturale della nuova Italia che stava nascendo attorno alla rivoluzione industriale. Questo lo coglie benissimo, nel ‘Profilo ideologico del Novecento italiano’ Norberto Bobbio che dedica un capitolo a quel risveglio della cultura italiana fatta in nome dell’idealismo italiano in contrapposizione al vecchio positivismo, ed è anche una reazione che prepara una reazione politica contro la stagnazione. Benedetto Croce diceva: “Siamo tornati all’aria vivida “, cioè all’aria aperta, siamo tornati a respirare a pieni polmoni la cultura".