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Almasri, i giudici chiedono le carte al Viminale: stretta sulle mosse di Piantedosi
Il Tribunale dei ministri indaga sull'espulsione e sul volo di Stato per farlo tornare in Libia
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L'arrivo a Tripoli di Almasri
Almasri, dopo Nordio tocca a Piantedosi: i giudici chiedono le carte al Viminale
Il caso Almasri continua a tenere banco, per la scarcerazione e il rimpatrio del torturatore libico sono indagati la premier Meloni, i ministri Nordio e Piantedosi e il sottosegretario Mantovano. L'inchiesta è ora nelle mani del Tribunale dei ministri che ha 90 giorni di tempo per decidere se archiviare o trasmettere gli atti. Dopo aver chiesto le carte al ministero della Giustizia per accertare eventuali irregolarità nelle procedure da parte di Nordio, ora i giudici si sono rivolti anche al Viminale con le stesse modalità, l'obiettivo è ricostruire le mosse fatte da Piantedosi. Questo ulteriore approfondimento - riporta Il Corriere della Sera - arriva dopo la formale apertura da parte della Cpi (corte penale internazionale) di una procedura a carico dell’Italia.
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I documenti che i tre giudici del collegio incaricato di valutare eventuali condotte penali di membri dell’esecutivo hanno chiesto di fornire al Viminale coprono l’intero arco dei tre giorni trascorsi in Italia dal capo della polizia di Mitiga, accusato di crimini contro l’umanità. A partire - prosegue Il Corriere - dalla trasmissione dell’ordine di arresto della Cpi, la notte del 18 gennaio, alla questura di Torino e alla Digos una volta accertata la presenza di Almasri nel capoluogo piemontese (era a vedere Juve-Milan). Passando dalla trasmissione degli atti per competenza, trattandosi di un provvedimento chiesto da un organismo internazionale, alla corte d’Appello di Roma.
E fino all’accompagnamento sul Falcon dei Servizi che, decollato da Roma, ha prelevato il libico e l’ha riportato a Tripoli. Il governo ha ora 30 giorni per rispondere con una memoria in cui dovrà dare chiarire anche la "mancata perquisizione e sequestro di materiali" in possesso di Almasri. Cellulare, documento e tutto quello che poteva servire all’imputazione della corte contro di lui.