Cronache

Antiterrorismo, 43 esplusioni. Lamorgese "forte attività di monitoraggio"

504 allontanamenti dal 2015 ad oggi di persone pericolose. La ministra dell'Interno Lamorgese parla alla Camera sui controlli dei flussi migratori

Come rende noto il Viminale, ad oggi sono 43 le espulsioni e gli allontanamenti per motivi di sicurezza Nazionale eseguiti quest’anno. Complessivamente, espulsioni ed allontanamenti sono 504 dal 2015 a oggi: ne sono stati eseguiti 98 l’anno scorso, 126 nel 2018, 105 nel 2017, 66 nel 2016 e 66 nel 2015. Inoltre i controlli pianificati nell'ambito del Comitato di analisi strategica antiterrorismo hanno consentito nell'anno in corso verifiche su più di 193mila persone, 268 delle quali sottoposte ad arresto anche per motivi legati al fanatismo religioso

Mercoledì 4 novembre al question time della Camera la ministra dell’interno Luciana Lamorgese, ha inoltre risposto ad una domanda di Gianni Tonelli della Lega, su quali sono i controlli, oltre che di natura sanitaria, sugli sbarchi avvenuti e quanti di questi siano stati oggetto di 'tracciamento' per finalità antiterroristiche.

La Lamorgese ha spiegato l’iter:”Ogni immigrante sbarcato viene sottoposto a procedura di identificazione, fotosegnalamento, con inserimento dei relativi dati in diverse piattaforme informatiche e, nel caso risulti già censito in un archivio di polizia, si provvede a dare esecuzione ai provvedimenti presenti a suo carico".

 Ha poi fatto una precisazione sulle misure specificatamente legate alla prevenzione e al contrasto del terrorismo internazionale di matrice islamista:”il nostro sistema di prevenzione individua nel Casa, Comitato di analisi strategica antiterrorismo, il luogo istituzionale di autocoordinamento in cui le articolazioni antiterrorismo delle forze di polizia e degli organismi di intelligence lavorano in sinergia con metodica frequenza"- continua- "nell'ambito della prevenzione della minaccia terroristica, l'individuazione dei processi di radicalizzazione riveste una valenza centrale, quindi, in questo contesto sono oggetto di un'articolata attività di monitoraggio i cosiddetti 'foreign fighters' per i quali il Comitato ha istituito un gruppo di lavoro incaricato di tracciare tutti gli individui collegati al conflitto siro-iracheno partiti dall'Italia a vario titolo".