Cronache
Attiviste contro la giudice di “palpata breve” e “vittima complessata”
Sotto "accusa" è finito il collegio di Roma che ha emesso le sentenze su recenti casi di cronaca, in particolare la giudice Bonaventura
Sentenze contro le donne vittime di violenza: l’autodifesa della giudice
Chiamata in causa, la giudice però respinge al mittente le accuse. “Ma tutto questo stupore da dove deriva? Non ho mai “esondato” dalla mia sfera di competenza…”, si difende parlando a una cronista del Corriere tra i corridoi del palazzo di Giustizia. “Il mio ruolo mi conferisce autonomia e indipendenza ed è in ragione di questi princìpi che ho scritto la mia sentenza”, puntualizza. Bonaventura non ritiene insomma ci sia alcunché da spiegare, tanto meno errori da riconoscere, né in fatto di diritto, né in merito al linguaggio utilizzato sulle donne che hanno denunciato: “A mio avviso i giudici devono esprimersi attraverso le proprie sentenze. Ho comunque in serbo una denuncia al Csm al quale inoltrerò una mia relazione dettagliata”, fa sapere al Corriere.