Cronache
"Balotelli mi fece prendere la pillola". Spuntano gli audio delle telefonate
Il racconto della ragazza che è stata denunciata dal calciatore
"Balotelli mi fece prendere la pillola". Spuntano gli audio delle telefonate
Si fa sempre più intricata la vicenda che riguarda Mario Balotelli. Il calciatore del Brescia ha deciso di denunciare una ragazza vicentina che lo avrebbe ricattato, chiedendo 100 mila euro per tacere un tentativo di stupro. Balotelli smentisce tutto e spuntano gli audio delle telefonate. "Balotelli mi fece prendere la pillola".
Dopo il presunto abuso, la paura di una gravidanza indesiderata. Si fa sempre più ingarbugliata la vicenda della ragazza vicentina che ha denunciato Mario Balotelli per averla violentata nell’estate del 2017, quando aveva 16 anni, e del calciatore che l’accusa di essersi inventata tutto solo per spillargli 100mila euro con la minaccia — attraverso l’avvocato trevigiano Roberto Imparato (che ora rischia il processo per estorsione) — di spifferare tutto ai giornali scandalistici.
La Procura di Brescia indaga per violenza sessuale. Il racconto fornito ai carabinieri il 15 gennaio 2018 - si legge su Il Corriere della Sera - è dettagliato: la notte del 26 luglio 2017 Balotelli l’avrebbe costretta a due rapporti, nel privé del High Club di Nizza (all’epoca giocava nel team francese) e nella spiaggia privata del locale. «Gli ho chiesto di smetterla ma lui ha continuato. Solo dopo che l’ho ripetuto più volte ha smesso», assicura lei. Nella denuncia compare anche un episodio finora mai emerso: «Il giorno successivo —è il racconto della ragazza — quando ero ancora sotto choc, sono stata contattata da lui, che mi ha chiesto di andare al più presto in una farmacia per assumere una pillola contraccettiva. L’ho assecondato... ero molto scossa e spaventata». La ragazza precisa: «Sono minorenne, il medicinale è stato acquistato da una mia amica che aveva già 18 anni». Quindi, dopo aver assunto il farmaco, la giovane rivela: «Ho spedito la foto della pillola che avevo ingerito» perché così Balotelli «mi aveva chiesto di fare».
Agli atti dell’altra indagine — quella per estorsione — aperta dalla Procura di Vicenza, ci sono le registrazioni di una decina di telefonate fornite in buona parte dagli indagati: l’avvocato Imparato e la giovane vicentina. Alcune di queste svelano le chiamate con un uomo la cui voce sembra effettivamente quella di Balotelli. In uno degli audio la ragazza si lamenta: «Non posso dire niente a mia mamma, nienteamia zia... io sto male». Il calciatore appare comprensivo ma fermo nella convinzione che quelli fossero rapporti consensuali. «Se con quell’atto lì ti ho fatto male, non era per farti male. Magari non me ne sono reso conto, quindi se è così ti chiedo scusa ma di sicuro non ti ho obbligata». A più riprese, si sente quella che sembra essere la voce di Balotelli ribattere: «Non è vero», «Non ti ho picchiata», «Dopo tutto questo tempo, vieni a dirmi queste cose?». Nelle registrazioni, è però la presunta vittima a incalzarlo: «Che poi ti dicevo sempre di smetterla, di smetterla, di smetterla e non ce la facevo...». E lui replica: «Allora, quando ti ho vista che ti faceva male ho smesso».
Nell’inchiesta entra anche il dialogo tra Imparato e un legale di Balotelli, che sembra confermare quel che l’indagato aveva detto al Corriere: inizialmente il calciatore pareva disposto a pagare il silenzio della ragazza. Nella trascrizione si attribuisce all’avvocato del calciatore questa frase: «Lui mi dice... mi ha parlato di 30mila euro che è disposto a dare in unica tranche, però vuole che ci sia l’impegno che anche la mamma (della ragazza, ndr)... di non infastidirlo più». Insomma, l’entourage del calciatore avrebbe sondato la possibilità di un accordo purché ci fosse la garanzia — prosegue la registrazione — che, pagando, la cosa «viene chiusa... e non se ne parla più». Nessun commento, «in attesa di ascoltare i nastri», viene rilasciato da parte dei legali.