Cronache
Bolzano, stordisce, violenta e sequestra una 16enne: in carcere un uomo di 37 anni
La violenza risale a sette giorni fa e la ragazzina si sarebbe messa in salvo grazie a una telefonata alle forze dell'ordine
Bolzano, stordisce, violenta e sequestra una 16enne incontrata alla fermata dell'autobus. In carcere un 37enne
Un uomo di 37 anni è stato arrestato a Bolzano. È accusato di aver adescato una ragazzina di 16 anni, di averla drogata, violentata e sequestrata per ore. La giovane è riuscita a salvarsi chiamando le forze dell'ordine. Una volta al sicuro ha denunciato quanto le era accaduto e, nella giornata di ieri, lunedì 12 agosto, il 37enne è stato arrestato per violenza sessuale aggravata, sequestro di persona e cessione di sostanze stupefacenti a minori. Al momento, si trova in carcere.
Le violenze subite dalla ragazza
Sette giorni fa, una ragazza di 16 anni di Bolzano è stata avvicinata da un uomo mentre si trovava alla fermata dell'autobus. Questo l'avrebbe convinta ad andare con lui ha una festa di musica rock/techno che si sarebbe dovuta tenere in Trentino. Invece, una volta salita nella macchina dell'uomo, la giovane si sarebbe sentita stordita (probabilmente a causa di alcune sostanze tranquillanti messe nell'acqua che gli era stata offerta e che lei aveva ripetutamente bevuto), tanto da essere resa inoffensiva. Era quello che voleva il suo aguzzino: tranquillizzarla per poi violentarla. Ma non si è limitato a queste atrocità: per ben 24 ore, l'uomo avrebbe tenuto segregata la 16enne, impedendole di uscire e di lasciare la sua abitazione. In questo arco di tempo, la ragazzina avrebbe subito altri abusi sessuali.
La chiamata alle forze dell'ordine e le indagini
Una volta ripresosi, la ragazza avrebbe chiamato le forze dell'ordine chiedendo l'intervento di una pattuglia della Squadra Volante della Questura di Bolzano. L'attività di indagine messa in atto dai poliziotti ha permesso di individuare nel giro di poche ore l’ignoto individuo, che è stato riconosciuto successivamente dalla vittima, e acquisire ulteriori riscontri oggettivi. Anche la sua casa è stata perquisita ed è stato sequestrato diverso materiale informatico che sarà vagliato e alcuni medicinali che potrebbero essere stati utilizzati per limitare le capacità della vittima. Il giudice delle indagini preliminari ha convalidato la richiesta del pm della misura cautelare in carcere.