Cronache

Calenda parte male: parcheggia l'apecar sulla corsia preferenziale

Gli esponenti M5S del Campidoglio postano la foto del misfatto e infieriscono: "Con Calenda il messaggio è: 'romani, fate come vi pare'"

di Alessio Garofoli

Una scena tipicamente romana: l'apecar con i manifesti di Carlo Calenda parcheggiato sulla corsia preferenziale, e per di più davanti a un portone, in corso Vittorio Emanuele, la vetrina del centro della Capitale. Una scena imbarazzante, con Calenda che parte male, che nel M5S non si fanno scappare.

"Carlo Calenda fa 'sul serio' e la sua campagna da candidato sindaco parte con l’apetta elettorale parcheggiata nello spazio di passaggio dei pedoni. Nel frattempo dice che se perdesse le elezioni da sindaco non rimarrebbe in consiglio comunale. Bravo Carlo buon inizio, rispetto delle regole e degli elettori", scrive sulla propria pagina Facebook il consigliere comunale grillino Giuliano Pacetti, postando la foto del misfatto.

Stessa musica sull'account di un altro esponente pentastellato del Campidoglio, Paolo Ferrara, che chiosa perfido: "Un candidato sindaco che non rispetta le regole è un candidato sindaco da allontanare come la peste. Lo dico ai romani che quando non rispettano le regole giustamente pagano", infierisce inflessibile (e ottimista) Ferrara. Per poi dire: "Carissimo Carlo, fare propaganda ti è consentito ma parcheggiare il tuo faccione in divieto di sosta a Corso Vittorio e sulla preferenziale dimostra il giusto quadro che si va delineando intorno alla tua proposta. Della serie 'a Roma fate come vi pare'. Che vergogna!". E chiaramente nei commenti si scatena l'inferno contro il povero Calenda, colto in fallo. E colpevole soprattutto di non aver capito che sì, le elezioni si terranno a Roma, ma almeno quando c'è la campagna elettorale bisogna fingersi appena arrivati da Zurigo. Vale per i candidati e per chi lavora per loro.