Cannabis, il 25 luglio in Aula la proposta per la legalizzazione
Cannabis: in arrivo alla Camera la proposta per legalizzare la cannabis. I promotori "Occasione da non mancare"
È stato calendarizzato per lunedì 25 luglio l'approdo in Aula alla Camera della proposta di legge sulla legalizzazione della cannabis.
Lo ha stabilito, secondo quanto riferiscono fonti di Sinistra italiana, la conferenza dei capigruppo. Il 25 si svolgerà la discussione generale e dal giorno dopo inizierà il voto.
All'esame della Commissione Giustizia della Camera sono diverse proposte di legge sulla legalizzazione della cannabis. La Commissione ha avviato un ciclo di audizioni sul tema con esperti in materia.
I promotori: "Occasione da non mancare". "È un risultato importantissimo perché la nostra richiesta di arrivare a un voto di Montecitorio prima della pausa estiva è stata esaudita. Abbiamo atteso oltre un anno dal deposito di questo testo di legge, che ha un consenso trasversale che si è tradotto in 220 firmatari, a cui se ne stanno aggiungendo altri giorno dopo giorno", ha detto il senatore e sottosegretario agli Esteri, Benedetto Della Vedova, promotore dell'intergruppo per la legalizzazione della cannabis. "Sarà una bellissima battaglia parlamentare - ha continuato -, nella tradizione delle migliori battaglie parlamentari della Storia della Repubblica italiana, dove si confrontano non maggioranza e opposizione, non chi è a favore o contro il governo, ma ci si confronta su un tema di legalità, di responsabilità e di libertà. Su questo l'Italia può davvero segnare un primato: il primo grande parlamento tra le liberaldemocrazie che vota sulla legalizzazione della cannabis, avendo chiaro che è un mercato di massa, che il proibizionismo ha fallito, che questo è un modo per dare un duro colpo al narcotraffico, per avere un consumo consapevole, per poter informare sui danni dell'uso e abuso di queste sostanze, per controllare le sostanze stesse che vengono messe in commercio, per liberare forze di polizia, magistrati e carceri dal fardello di rincorrere i reati legati alla cannabis e concentrarsi su reati di maggiore allarme sociale. E infine - ha concluso Della Vedova - per poter trasformare, a regime, gli extra profitti delle mafie sulla cannabis in miliardi per il bilancio pubblico".
"È un'occasione da non mancare per risolvere una questione sociale drammatica e una non marginale opportunità economica fin'ora affrontata con chiusura e pregiudizio - ha commentato Adriano Zaccagnini di Sinistra Italiana -. Anche nei Paesi che più sono stati rigidi al consumo di droghe leggere, a partire dagli Usa, la legalizzazione non è più un tabù ed è il momento che non lo sia più nemmeno in Italia. Una giusta regolamentazione, come in vigore in varie forme in molti paesi stranieri, garantisce un quadro normativo stabile e produce nella società vari aspetti positivi fra i quali: riduzione del mercato nero gestito dalla criminalità organizzata, riduzione del numero di detenuti per reati connessi alle droghe leggere, miglioramento della qualità del prodotto consumato e minori danni alla salute dei consumatori, maggiori introiti per le casse dello Stato".
Di data 'storica' parla il deputato di Sinistra Italiana Daniele Farina, relatore della proposta di legge: "Finalmente anche in Italia si muove qualcosa sulla riforma della legislazione sugli stupefacenti. Il 25 luglio prossimo l'Aula della Camera dei Deputati discuterà il provvedimento sulla legalizzazione della Cannabis. Una data storica per l'Italia, che ricorda ai più la caduta del Fascismo, ma che speriamo sarà ricordato anche come inizio della fine del proibizionismo e delle sue politiche". Farina si dice certo che gli oltre 200 deputati che hanno firmato la proposta di legge dell'intergruppo parlamentare per legalizzare la cannabis faranno la loro parte e immagino che le associazioni, i singoli cittadini, non saranno da meno in questo comune sforzo. Ora è importante lavorare, dentro e fuori il Parlamento, per un cambio di rotta che consegni al passato quel gigantesco fallimento e apra un nuovo spazio politico, giuridico e sociale. Il tema di come regolamentare il mercato della cannabis e contrastare le mafie è maturo, anzi maturissimo nel Paese. Nel mondo la tendenza è legalizzare il consumo e la vendita, sia per fini terapeutici che ricreativi. L'Italia non perda anche questo treno", conclude Farina.
Ap: "Schiaffo del Pd a moderati". Critiche alla calendarizzazione arrivano dal deputato di Ap Alessandro Pagano: "L'Aula della Camera discuterà la pdl sulla legalizzazione della cannabis tra meno di un mese, mentre i provvedimenti per le famiglie aspettano nel cassetto. Un altro schiaffo ai moderati della maggioranza, sempre più irrilevanti, un altro calcio negli stinchi da parte del Pd - sempre più ricattato dalle lobby e dalle forze radicali - che dopo i matrimoni e le adozioni gay, vuole passare all'incasso con l'utero in affitto, ora con le droghe libere e domani sull'eutanasia. Serve un sussulto di dignità contro questa deriva etica e antropologica, a difesa della nostra società e dei nostri giovani".
Un lungo cammino. Dopo un lungo cammino, la discussione sulla proposta di legge arriva alla Camera. A marzo scorso i Radicali italiani avevano presentato un'altra proposta di legge in Cassazione e avevano lanciato anche una petizione europea sul sito della campagna Legalizziamo, che chiede all'Unione europea di "promuovere e adottare una politica per la legalizzazione della marijuana e per la decriminalizzazzione del consumo di tutte le droghe".
La proposta di legge presentata dai Radicali vuole regolamentare la produzione, il consumo e il commercio di cannabis e dei suoi derivati, eliminando le sanzioni penali e a ridurre quelle amministrative previste dalla legge del '90 (9 ottobre 1990, n.309).