Cronache

Caso Consip, il padre di Renzi e Verdini chiedono il rito abbreviato

Per Renzi senior le accuse sono traffico di influenze illecite e turbativa d'asta, quest'ultima attribuita anche a Verdini insieme alla concussione

Tiziano Renzi, padre di Matteo, e l'ex senatore Denis Verdini chiederanno di essere giudicati con il rito abbreviato nel procedimento nato da uno dei filoni della maxinchiesta Consip.

Nel procedimento, che il gup ha aggiornato al prossimo 21 giugno, sono imputate altre 9 persone, tra cui l’imprenditore Alfredo Romeo e l’ex parlamentare di Fli Italo Bocchino. La richiesta di rito alternativo (che prevede lo sconto di pena pari a un terzo in caso di condanna) è stata annunciata anche da altri tre imputati.

Nei loro confronti i pm della Capitale lo scorso dicembre hanno chiesto il rinvio a giudizio, conclusione maturata dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal pm Mario Palazzi dopo che il gip Gaspare Sturzo aveva disposto nuove indagini, respingendo parzialmente la prima richiesta di archiviazione avanzata dai pm romani. Nei confronti di Renzi senior, in particolare, l'accusa contestata è di traffico di influenze illecite e turbativa d'asta, quest'ultima attribuita anche a Verdini assieme alla concussione. Nel procedimento si è costituito parte civile l’ex amministratore delegato di Consip, Luigi Marroni, in riferimento alle minacce ricevute dall'imprenditore Carlo Russo. Marroni è considerato dalla procura un testimone chiave dell'inchiesta.