Cronache

Caso Palamara, "Guarda che Petralia è un vigliacco e se sente fiuto di Csm..."

La preoccupazione di Petralia "Verrei serenamente pretermesso per logiche "antiche" che pure questo CSM sosteneva di aver abbandonato"

Caso Palamara, "Petralia è un vigliacco e se sente fiuto di Csm..."

Il caso Palamara continua ad essere di stretta attualità. L'ex boss di Unicost a processo a Perugia per corruzione, come si evince dalle chat relative alle intercettazioni telefoniche, riportate dal Dispaccio.it, (anche se non agli atti del processo), è in stretti contatti con i pm calabresi. Come ad esempio confermano le interlocuzioni con Dino Petralia, oggi nominato a capo del DAP, che sono continue: segnala, per esempio, un magistrato per un posto a Marsala. Salvo poi inviare, a scandalo scoppiato, questo lungo messaggio a Palamara: "Scusa Luca se mi permetto un piccolo sfogo: molti colleghi spontaneamente mi fanno le "condoglianze" chiedendomi stupefatti del prevedibile (a quanto pare) esito del concorso per Torino. Dunque devo dedurre che nonostante titoli oggettivi che nessun altro possiede e che, come tu sai, non sono medagliette ma frutto di fatica, passione e impegno (10 anni di procuratore capo, 4 di aggiunto a PA, 2 di procuratore generale, CSM e tanto altro) verrei serenamente pretermesso per logiche "antiche" che pure questo CSM sosteneva di avere abbandonato".

Stretti rapporti anche con il giudice reggino Tommasina Cotroneo. "Vedi - riporta il Dispaccio.it - che Petralia è un vigliacco e se sente fiuto di CSM, mente Gerardis è vigliacco e ipocrita". Il giudice usa parole molto offensive nei confronti dell'allora procuratore facente funzioni Gaetano Paci. "Ci temono, ma non hanno fatto bene i conti" scrive Palamara, il quale si immedesima nel cavaliere che salva la principessa dalle grinfie dei maligni: "Questa volta - si legge sul Dispaccio.it - gli faccio male te lo prometto". E, ancora, "guai a chi ti tocca". Tra un "tesoro" e l'altro, alla fine Palamara scrive "Strada spianata".