Cronache
Caso Sangiuliano, Boccia ora rischia grosso. Caccia all'audio col capo gabinetto dell'ex ministro
I pm vogliono chiarire se il presunto stato interessante comunicato a Sangiuliano fosse una totale invenzione o se avesse un qualche aggancio con la realtà
Caso Sangiuliano, Boccia nei guai per le chat. L'ex amante rischia fino a 7 anni
Il caso Sangiuliano-Boccia non si spegne, i pm che indagano sulla ex amante dell'ex ministro vogliono andare a fondo nella vicenda e ora la mancata consulente rischia grosso, perché per i reati ipotizzati di lesioni personali e minaccia a corpo politico dello Stato si può rischiare fino a 7 anni. In particolare gli inquirenti danno la caccia a un audio. Gli inquirenti - riporta La Verità - sono andati alla ricerca anche delle chat intercorse "tra l’indagata e le utenze in uso alla moglie di Sangiuliano e all’amica Melania Rizzoli", ex parlamentare del centrodestra ed ex assessore della Regione Lombardia. I pm vogliono, inoltre, chiarire se il presunto stato interessante comunicato all’ex ministro fosse una totale invenzione o se avesse un qualche aggancio con la realtà.
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Per questo i carabinieri sono andati alla ricerca di "mail e documenti relativi allo stato clinico della gravidanza, ivi incluse visite di controllo". E si parla anche di chat in cui l’ex ministro è menzionato. Tra cui quelle con Francesco Gilioli, all’epoca capo di gabinetto di Sangiuliano. Nell’indagine scaturita dall’esposto dell’ex ministro Gennaro Sangiuliano - prosegue La Verità - i reati ipotizzati sono lesioni personali e minaccia a corpo politico dello Stato. E ora gli inquirenti cercano di analizzare lo "sviluppo patologico" del rapporto tra i due e trovare documenti nella disponibilità dell’imprenditrice e influencer. Ma anche le chat tra l’indagata e le utenze in uso alla moglie di Sangiuliano (Federica Corsini, giornalista Rai) e l’ex parlamentare del centrodestra Melania Rizzoli.