Cronache

Ciak per Leo Gullotta a Napoli: al via le riprese di "Quel posto nel tempo"

Gullotta torna a Napoli, sul set di Giuseppe Alessio Nuzzo. Con lui Giovanna Rei e Beatrice Arnera

Leo Gullotta con Giovanna Rei a Napoli sul set. Al via le riprese di “Quel posto nel tempo”.

Leo Gullotta torna a Napoli sul set del regista campano Giuseppe Alessio Nuzzo. Sono iniziate le riprese di “Quel posto nel tempo”, sceneggiato da Nuzzo con Eitan Pitigliani e prodotto da Eduardo Giuseppe Angeloni per AN.TRA.CINE, con Ferone Pietro Srl. Il lungometraggio vede protagonista Gullotta, affiancato da Giovanna Rei e Beatrice Arnera.

Ispirato al pluripremiato cortometraggio “Lettere a mia figlia” - vincitore di oltre 120 riconoscimenti in tutto il mondo tra cui i Nastri d'Argento, Giffoni Film Festival, Premio Ettore Scola alla Casa del Cinema di Roma – la pellicola narra la storia di Mario (Leo Gullotta), un direttore d’orchestra ormai in pensione, che ha deciso di vivere la sua vecchiaia in un resort di lusso in Inghilterra. Da qualche tempo ha iniziato a soffrire di Alzheimer e lo assalgono ricordi improvvisi che poi però dimentica di colpo, rimanendo con il terrore che la malattia possa cancellare tutto il suo passato, di successi e di fama, ma soprattutto fatto dell’amore di sua moglie Amelia (Giovanna Rei), morta molti anni fa, e di sua figlia Michela (Beatrice Arnera), con cui non ha però mai avuto un vero rapporto, e che spera un giorno di ritrovare.

"La malattia come metafora di un viaggio, nel tempo e nell’immaginazione del protagonista. Attraverso questo film invece di declinare, come solitamente accade, la malattia attraverso gli occhi del caregiver, colui che assiste l’ammalato, ho lasciato recitare l’avanzamento della stessa attraverso il vivavoce del protagonista che racconta le sue paure attraverso una lunga lettera forse scritta per anni", racconta il regista. Un lavoro per Nuzzo che arriva dopo il lungometraggio d’esordio “Le Verità” con Francesco Montanari, il cortometraggio “La scelta” presentato al concorso Giovani Autori Italiani durante la 72a Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, “La stanza” con Michele Placido, l’opera in verticale “Il nome che mi ha sempre dato” con Mariano Rigillo. 

"Una storia drammatica, onirica, una bellissima sceneggiatura, Nuzzo un regista di talento. Sono sempre vicino ai giovani, dove vedo talento cerco di sostenere. Credo che chi ha avuto nella vita deve dare, inoltre è un segno di speranza in questi tempi per i giovani" commenta Gullotta, con la speranza sempre viva di tornare presto ad una vita normale. "Il cinema va visto in sala così come il teatro va visto in platea. Bisogna fare i vaccini a tutti i costi, è la vera speranza, intanto attenersi alle uniche regole mascherina, distanziamento e lavare le mani, alcuni ancora non vogliono capire queste semplici regole, avere fiducia, adoperare la testa".

Quello a Napoli per l'attore siciliano è un ritorno. "Con stupore ho visto una città ancor più bella di come la ricordavo. Qui ci ho fatto tantissime cose, al teatro come al cinema. Ricordo i set con Nanni Loy tra 'Scugnizzi' e 'Pacco, doppio pacco e contropaccotto', ma anche 'Dio ci ha fatto gratis' di Elvio Porta. Quando torno qui mi sento un cittadino acquisito" conclude Gullotta.

Grazie al supporto della Regione Campania e della Film Commission Regione Campania le riprese proseguiranno per 5 settimane tra Napoli e Caserta, tra le location Piazza Plebiscito e la Reggia di Caserta.