Verso il Conclave, 110 elettori su 138 li ha scelti Papa Francesco. Ma tra i favoriti c'è un super conservatore - Affaritaliani.it

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Verso il Conclave, 110 elettori su 138 li ha scelti Papa Francesco. Ma tra i favoriti c'è un super conservatore

I sottili equilibri all'interno della Chiesa

di redazione

Verso il Conclave, poche possibilità che il nuovo Papa sia un progressista: ecco il perché

Dopo la morte di Papa Francesco si è aperta ufficialmente la fase di "Sede vacante", quella che porterà al Conclave che dovrebbe iniziare intorno al 5 maggio. Ben 110 cardinali elettori sui 138 totali li ha scelti personalmente proprio Papa Francesco durante i suoi 12 anni alla guida della Chiesa. Bergoglio è stato un rivoluzionario, il primo segnale è arrivato dalla scelta del suo nome da Papa, decise di chiamarsi Francesco, dando un chiaro segnale: l'importanza degli ultimi. Bergoglio all'interno del Vaticano era considerato un "progressista" in opposizione ai "conservatori".

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Proprio per cercare discontinuità con il papato di Bergoglio, la Chiesa dopo Francesco potrebbe affidarsi a una figura diametralmente opposta alla sua. In caso dovesse concretizzarsi questa ipotesi ci sarebbero dei super favoriti, anche se è ancora troppo presto e c'è un proverbio che descrive bene questo aspetto. Si dice "chi entra papa al conclave, esce cardinale". Tra i cosiddetti conservatori, il candidato più accreditato - in base a quanto risulta a Il Corriere - è Péter Erd, 72 anni, arcivescovo di Budapest, creato cardinale da Wojtyla, un teologo e canonista che ha già partecipato a due conclavi. In Europa si fa anche il nome del vescovo di Stoccolma Anders Arborelius, 75 anni, battezzato nella comunità luterana e convertito al cattolicesimo a vent’anni.

 

Un'altra figura emergente, dal profilo più progressista, - prosegue Il Corriere - è l’arcivescovo di Marsiglia Jean-Marc Aveline, 66 anni. In Africa si è affermato il carisma del cardinale Fridolin Ambongo, 65 anni, arcivescovo di Kinshasa, che vive la situazione tragica del Congo e insieme ha rappresentato la rivolta dei vescovi del continente contro le aperture vaticane sulle benedizioni alle coppie gay.

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