Cronache

Commercio in rianimazione. Si intervenga subito, basta burocrazia o è la fine

Eduardo Cagnazzi

L'appello di Confesercenti interregionale Campania e Molise è in linea con la linea con l'organismo nazionale. Schiavo: "Aziende al collasso e senza liquidità"

In linea con l’organismo nazionale, Confesercenti interregionale Campania e Molise sottolinea ancora una volta l'allarme rosso per le attività commerciali. “Il commercio è in sala di rianimazione - avverte Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania e Molise- il governo e la Regione, intervengano subito, altrimenti il 50% delle attività commerciali delle nostre zone chiuderanno per sempre. Notiamo che il governo continua a fare burocrazia, a sentire le parti sociali, ma non si rende conto che le aziende sono al collasso, non hanno più solvibilità e hanno bisogno di riempire le loro dispense ormai vuote.  Il governo deve intervenire dando finanziamenti e sostegno a tutti coloro che per decreto sono costretti a casa e hanno abbassato le saracinesche delle loro attività. In Italia ci sono otto milioni e 200mila partite Iva che stanno a casa. Abbiamo 4 milioni di agenti di commercio che lavoravano con ristoranti, bar, gelaterie, pasticcerie. Questi signori che lavoravano e vivevano grazie alle percentuali dei loro fatturati sono stati abbandonati. Chi se ne sta occupando? Siamo noi di Confesercenti che chiediamo a gran voce al governo di intervenire subito! Sono cinque i milioni di imprese in Italia che sono ferme, hanno bisogno di avere respiro economico e di avere liquidità per far sopravvivere le loro famiglie e per poter pagare le varie bollette, i pagamenti e i loro dipendenti.  Ribadisco -conclude Schiavo- l’allarme è rosso, dalla rianimazione alla terapia intensiva il passo è breve per le nostre aziende. E da lì il fallimento è dietro l’angolo”.
 
L’ufficio economico di Confesercenti nazionale commenta così i dati diffusi oggi da Istat sulla fiducia di consumatori e imprese a marzo: il quadro che abbiamo davanti è allarmante: una forte caduta (10 punti) dell'indice relativo ai consumatori ed un vero e proprio crollo (16 punti) di quello delle imprese. Il calo è in picchiata per i servizi turistici, si arriva a - 40 punti. Il commercio, sia di grande che di piccola dimensione segnala una caduta significativa, di circa 10 punti. Una situazione destinata, purtroppo, solo a peggiorare per il resto del mese.