CASO CONSIP: SPUNTA UN LEGAME TRA LA SOCIETA' DELLO SCANDALO E IL M5S
Spunta un legame fra il M5s e la Consip, la società travolta dallo scandalo che ha tirato in ballo i nomi di Tiziano Renzi, padre di Matteo, e del ministro Luca Lotti. Nel secondo filone d’inchiesta, quello che riguarda l’imprenditore napoletano Alfredo Romeo arrestato per corruzione, sono state rese pubbliche varie intercettazioni che lo vedono coinvolto assieme all’ex parlamentare finiano Italo Bocchino. I due chiamano in causa due personaggi della giunta Raggi, ovvero l’ex vicesindaco Daniele Frongia e l’assessore al Bilancio Andrea Mazzillo attribuendo loro un legame di amicizia con Domenico Casalino, ex AD della Consip rottamato da Matteo Renzi a favore di Luigi Marroni.
Stando alle ricostruzioni degli inquirenti, Romeo cercava entrature in Campidoglio e Bocchino gli riferì telefonicamente, oltre ai presunti e succitati legami di amicizia con i due assessori pentastellati, che l’ex Ad della Consip Domenico Casalino era stato contattato dalla giunta Raggi per fare l’assessore. Frongia ha poi smentito l’amicizia con Casalino, mentre Mazzillo non ha rilasciato dichiarazioni al riguardo.
Lì per lì, il legame fra Domenico Casalino e il M5s sembrava campato in aria, e invece spunta un rapporto più stretto fra lui e il Movimento, ed è un legame famigliare. L’ex Ad della Consip è infatti cugino di Eugenio Casalino, consigliere regionale M5s e pezzo grosso del movimento lombardo.
Il legame di parentela fra i due è facilmente riscontrabile in Rete, come si evince dagli screenshot a corredo dell’articolo. Sul sito web di un meet-up lombardo organizzato dal senatore Vito Crimi, il consigliere regionale pentastellato Casalino fu chiamato in causa nel marzo 2014 dall’attivista Luigi Piccirillo in una discussione sulla Consip e sui suoi possibili sprechi di denaro pubblico.
Piccirillo incalzava il consigliere Casalino e lo invitava a chiedere ragguagli al cugino amministratore delegato della Società. Nella stessa discussione, il consigliere non negava, confermando invece la parentela. La discussione è facilmente reperibile in Rete.
Si tratta di capire se la presunta vicinanza di Domenico Casalino al M5s, adombrata nelle intercettazioni fra Romeo e Bocchino, fosse favorita dal legame famigliare con il cugino consigliere pentastellato e se quindi il tentativo di arrivare in Campidoglio tramite le entrature dell’ex AD della Consip non fosse poi, da parte dell’imprenditore campano finito in manette e dell’ex parlamentare finiano, così fantasioso come qualcuno lasciava intendere.