Cronache

Contromano ubriaco sulla tangenziale di Napoli: tragedia

Aniello Mormile, il ventinovenne protagonista dell'incidente stradale che ha provocato 2 morti a Napoli deve rispondere della accusa di duplice omicidio colposo e di guida in stato di ebrezza. Mormile e' rimasto ferito nell'incidente da lui causato nella notte, in cui sono morti un uomo di 48 anni, alla guida di una vettura coinvolta nel sinistro, e ridotta in gravi condizioni la fidanzata di 21 anni, Livia Barbato, deceduta poco dopo il ricovero. Curato per alcune fratture riportate, il giovane e' ora in stato di piantonamento in ospedale. Il grave episodio e' avvenuto nella notte, poco dopo le 4.30, sulla Tangenziale di Napoli: il dj, residente a Pozzuoli, era alla guida della sua Renault Clio, in compagnia della ragazza, una fotografa free lance, e dopo essere entrato dal casello di Agnano, effettuava una inversione a "U" percorrendo 5 chilometri contro mano scontrandosi con una Fiat Panda, guidata da Aniello Miranda, un operaio di Torre del Greco che stava andando al lavoro, morto sul colpo nell'impatto.

Scattata l'emergenza, nel frattempo erano arrivate ai centralini della Polstrada diverse telefonate di automobilisti che stavano assistendo alla folle corsa, a fari spenti, della Renault Clio, sul luogo dell'incidente sono intervenute alcune pattuglie della Stradale ed i soccorsi. Per Aniello Miranda non c'era piu' nulla da fare; invece, per la ragazza, residente a Fuorigrotta, le cui condizioni sono apparse immediatamente critiche, e' stato disposto il ricovero al Cardarelli, dove poco dopo e' deceduta per le profonde lesioni interne subite. Ad un primo esame clinico, all'alcoltest, e' risultato che la concentrazione di alcol nel sangue del dj era di gran lunga superiore ai limiti consentiti dalla legge. Durante il sopralluogo per ricostruire la dinamica dell'incidente, la Polstrada ha acquisito anche le immagini registrate dalle telecamere in funzione lungo la Tangenziale.