Cronache
Coronavirus, compagnie aeree e aeroporti: il report del 2019 di ItaliaRimborso
ItaliaRimborso ha compilato il report sui maggiori disservizi dello scorso anno, ad essere rilevate oltre 10.000 segnalazioni di passeggeri
ItaliaRimborso, claim company italiana nel campo dei rimborsi e risarcimenti per disservizi aerei, ha deciso di mettere insieme tutti i dati raccolti nel proprio database nel 2019, in cui ha ricevuto oltre 10.000 segnalazioni di passeggeri tra telefonate, sms Whatsapp, e-mail e conversioni dal web.
Grazie ai dati raccolti, è stato realizzato un report sui maggiori disservizi che si sono verificati lo scorso anno e di cui ItaliaRimborso ha avuto notizia direttamente dai passeggeri. Si tratta di: volo cancellato, ritardo aereo, negato imbarco per overbooking e problemi coi bagagli (consegnati in ritardo, danneggiati e smarriti). Inoltre, sono stati ottenuti anche interessanti risultati sulle compagnie aeree con cui tali disagi sono avvenuti e sugli aeroporti che hanno fatto da scenario agli stessi.
Sono stati presi in esame i disservizi legati ai vettori operanti in Italia: i dati sono stati incrociati con quelli relativi al numero di passeggeri trasportati in un anno. Naturalmente, per realizzare questo report, ItaliaRimborso, che si avvale di strumenti di controllo certificati e delle più moderne tecnologie di contatto col cliente, ha impiegato tecniche di raccolta dei dati e di lavorazione degli stessi, al fine di garantire conclusioni il più possibile affidabili e certe. Com'è ovvio che sia, tali conclusioni sono riferite unicamente ai dati in possesso di ItaliaRimborso. Tuttavia, gli stessi dati appaiono sufficientemente indicativi di ciò che è la realtà, e ne costituiscono, a nostro avviso, un campione attendibile e rappresentativo.
Per quanto riguarda l'analisi quantitativa, emerge che le compagnie aeree sono state protagoniste per il 56,4% di ritardi aerei, per il 34,6% di cancellazioni e per il 9% di altri disservizi. Il maggior numero di disservizi segnalati dai passeggeri ad ItaliaRimborso, ben 241 (88,8% ritardi, 7,5% voli cancellati, 3,7% altri), hanno avuto come protagonista Ryanair, che è leader del trasporto aereo in Italia. Al secondo posto la compagnia britannica easyJet (terza per numero passeggeri) con 123 disservizi di cui 61,7% di ritardi aerei, 36,5% di cancellazioni, 1,8% altri. Terzo posto per Air Italy, oggi in fase di liquidazione, (115 disservizi) che, però, è tredicesima per traffico passeggeri: il 68,7% sono stati ritardi, il 29,5% voli cancellati (1,8% altri).
Altrettanti spunti di riflessione li offre l'analisi quantitativa. British Airways (3.644.642 passeggeri dal dato ufficiale Enac) si rivela il vettore più preciso e puntuale con soli 14 disservizi. Seguono la compagnia aerea ungherese Wizz Air e, a dispetto di ogni previsione, Ryanair, a dimostrazione del fatto che gli approfondimenti ed il ragionamento, a volte, possono restituire conclusioni differenti dalle aspettative.
In base ai dati interni, è Ernest Airlines, la compagnia aerea che ha commesso più disservizi in rapporto ai passeggeri trasportati, davanti ad Air Italy e Neos. Le italiane, peraltro, contribuiscono ad alzare il livello dei ritardi col 63,5% dei casi. Il 33,1% dei disservizi con protagoniste compagnie nazionali sono voli cancellati, il 4,3% altri disservizi.
Nel report ItaliaRimborso non manca certamente un approfondimento sugli aeroporti. Dall'analisi emerge che l'aeroporto italiano con più passeggeri transitati nel 2019 (43.532.573), cioè Roma Fiumicino, è secondo per totale di disservizi totali rilevati: 250 tra i quali 153 ritardi aerei e 86 voli cancellati. Lo scalo che ha fatto da scenario a più disagi aerei è infatti Milano Malpensa (28.846.299 passeggeri, dunque la metà di Fiumicino): sono stati 402, di cui 240 i voli in ritardo e 153 le cancellazioni. Chiude il podio Bergamo (13.857.257 passeggeri) con 132 disservizi, 115 dei quali ritardi aerei. Il trend generale è di una prevalenza dei ritardi sulle cancellazioni, in rapporto di 2 su 3. In media, secondo i dati in possesso di ItaliaRimborso, i voli cancellati sono stati il 63,7% dei disservizi totali, quelli in ritardo il 32,4% mentre agli altri disagi resta il 4,3%.
400.000 passeggeri non hanno chiesto rimborso volo
Da una stima interna in base ai dati raccolti, ben 400.000 passeggeri (per un totale minimo di quasi 95 milioni di euro) non hanno richiesto alcun rimborso volo tramite ItaliaRimborso. Una parte di essi l’avrà fatto autonomamente o tramite altre claim company, ma c’è senza dubbio una fetta consistente di viaggiatori vittime di disagi aerei che è del tutto ignara della possibilità di far valere i propri diritti. Lo staff di ItaliaRimborso ritiene che questa fetta ammonti a circa 150.000 viaggiatori di quei 400.000 per un totale di circa 37 milioni di euro mai richiesti alle compagnie aeree. Il problema rilevato è legato alla conoscenza degli strumenti normativi e, dunque, è di natura comunicativa. Proprio per questo, anche al fine di consentire ai passeggeri di accedere allo strumento della compensazione pecuniaria, è auspicabile aumentare la copertura informativa di questa grande opportunità offerta dalla Comunità Europea. ItaliaRimborso farà la propria parte, sempre al fianco dei passeggeri.
Compagnie aeree chiuse e altre in fase di lancio: 5 le italiane
In questa difficile fase emergenziale è difficile delineare i possibili contorni di ciò che accadrà. Il trasporto aereo e, come appare abbastanza chiaro, l'intero comparto del turismo in generale, sono stati inequivocabilmente e pesantemente intaccati. Considerata la contrazione dei voli causati dal Covid-19 - Coronavirus, tante compagnie aeree stanno già facendo i conti col loro destino e molte potrebbero purtroppo subire pesanti ripercussioni, magari a vantaggio di altre che in Italia hanno spesso dettate le regole, pagando tuttavia le tasse in altri Paesi.
È facile verificare in quante sono quelle rimaste in piedi. Dal dato aggiornato dall'ENAC il 10 Gennaio 2020 risulterebbero cinque i vettori aerei: Neos, Blue Panorama, Air Italy (quest'ultima in liquidazione), Air Dolomiti ed infine la compagnia di bandiera italiana Alitalia. Dal 13 gennaio scorso, invece, è stata sospesa la licenza alla compagnia Ernest.
Appare interessante la proposta del gruppo siciliano che stava per far “decollare” Aerolinee Siciliane con una raccolta fondi tra privati e aziende. Ma quali saranno le sue sorti adesso? Tutti noi, ovviamente, ci auguriamo che lo scenario sia migliore di quello che sembra profilarsi, anche perché il trasporto aereo del nostro Paese viene gestito da vettori italiani soltanto per il 14,8% (27.339.462) del totale dei passeggeri transitati negli aeroporti del nostro Paese (184.810.849).
Compagnie aeree fantasma? Per quanto ci riguarda, inoltre, non possiamo non sottolineare un vero paradosso: com'è possibile che una compagnia aerea che svolge il proprio servizio anche in Italia non sia obbligata ad avere una sede legale e una rispettiva PEC per la corrispondenza?
Ci riferiamo all'incredibile situazione legata alle notifiche di atti giudiziari all'estero svolta dagli Ufficiali Giudiziari, su incarico dei nostri legali, tramite raccomandate postali internazionali che allungano i tempi e fanno lievitare i costi, naturalmente a danno dei passeggeri. Peraltro, le notifiche non sempre vanno a buon fine perché alcuni vettori (non tutti, fortunatamente), sono praticamente irraggiungibili anche per quelle relative a Sentenze emesse dai Giudici di Pace e dai Tribunali in cui, naturalmente, sono soccombenti, dunque obbligate a corrispondere rimborsi o risarcimenti ai nostri connazionali.
Sarebbe utile che chi svolge compiti di vigilanza facesse rispettare le regole del nostro (e proprio) Paese, a tutela anche di chi ha il coraggio di avviare una compagnia aerea italiana ed è tenuto a rispettare regole e leggi. Altrimenti si rischia di rimanere con un solo vettore aereo italiano, Alitalia, costringendo chi vuole mettersi in gioco a trasferirsi all'estero. Tutto ciò porta vantaggi solo al comparto delle compagnie aeree non italiane, per fortuna non tutte.
Italia Rimborso diffida la commissione europea sulla 261/04: attenzione ai diritti dei passeggeri
ItaliaRimborso, claim company italiana, in questi giorni ha diffidato la Commissione Europea ai trasporti a vigilare sulla possibilità di modifica, naturalmente non a vantaggio dei passeggeri, del Regolamento 261 del 2004, lo strumento normativo che oggi tutela chi viaggia in aereo.
Una notizia che è arrivata Italia Rimborso e che, quindi, sarà giunta anche ai piani alti... ci auguriamo che si mostri il coraggio necessario per contrastare l'iniqua proposta che si prospetta a danno dei passeggeri, al solo fine di difendere gli ignari cittadini che sono anche degli elettori...Ricordiamo, a tal proposito, che secondo uno studio fatto in UE la compensazione pecuniaria incide per 1 solo euro su ogni singolo biglietto dalle compagnie aeree. Ci pare francamente un peso sopportabile, soprattutto per i grandi vettori, al fine di garantire un giusto trattamento ai passeggeri in caso di disservizi subiti dagli stessi.
E, poi, tra l'altro, come già detto in altro paragrafo, siamo ancora ben lontani da una conoscenza capillare dei diritti dei passeggeri. Dunque, ItaliaRimborso ritiene che la 261/2004 non vada assolutamente modificata, nel rispetto di chi viaggia in aereo e dei suoi innegabili diritti.
Nell'analisi, disponibilie sul sito web ufficiale di ItaliaRimborso, con grafici e proiezioni, è possibile apprendere i dettagli dello studio analitico che è stato effettuato.