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Cronache
Coronavirus, dalle panchine rimosse allo stop lotterie: tutte le ordinanze

Coronavirus: Governo-Regioni-Comuni, il valzer delle ordinanze

Dai negozi alimentari allo sport, dai divieti di assembramento di più di due persone nei luoghi pubblici alla chiusura degli studi professionali, al blocco dei cantieri non urgenti ed alla chiusura di tutti gli uffici pubblici non essenziali. E' un vero e proprio valzer delle ordinanze quello che, da giorni, si registra nelle decisioni di governo, regioni e comuni per cercare di mettere un argine alla diffusione del coronavirus. Si tratta di una serie di ordinanze (iniziata con la decisione della Regione Marche sulla chiusura delle scuole, poi revocata dopo una interlocuzione con il governo e comune su decisione del Tar) anche di piccoli centri, oltre a quelle di governo e regioni, che in molti casi hanno disorientato, e disorientano, i cittadini. Una sorta di ordine sparso, certamente dettato dall'obiettivo primario di difendere la salute dei cittadini, che oggi pomeriggio potrebbe trovare una risposta in un provvedimento sul tavolo del Consiglio dei ministri.    Questa mattina il governatore Attilio Fontana, anche dopo un colloquio con il ministro Boccia, ha ribadito che in Lombardia resta in vigore l'ordinanza della Regione, che prevede sanzioni, anche abbastanza pesanti per coloro che violano i divieti, la chiusura degli studi professionali, lo stop dei cantieri non urgenti ed il fermo di tutti gli uffici pubblici non essenziali. Provvedimento simile anche in Piemonte, ma in entrambe le regione restano aperti, anche nei giorni festivi, i supermercati. Negozi alimentari chiusi le domeniche e nei giorni festivi, invece, in Veneto, Emilia Romagna, Sicilia, Friuli Venezia Giulia, Calabria, con le inevitabile code nei giorni precedenti. Ci sono poi una serie di provvedimenti, a volte anticipati dagli Enti locali, a volte successivi e più restrittivi rispetto alle decisioni del Governo, che limitano e di molto l'attività sportiva, oppure la vietano del tutto, come in Campania e Sicilia.

Non mancano le ordinanze al sud

Non mancano, quindi, le ordinanze dei sindaci che, prima dell'ultimo decreto del presidente del Consiglio dei ministri, di giorno in giorno hanno chiuso attività commerciali, hanno rimosso panchine, anticipato lo stop a lotterie varie, bloccato self service e distributori automatici, limitato gli orari dei supermercati. In due regioni, Calabria e Basilicata, i governatori Jole Santelli e Vito Bardi nell'ultimo fine settimana hanno chiuso i confini, con il divieto di entrata e uscita dal territorio se non per urgenti motivi di salute e di lavoro. Il resto delle regioni, con alcune integrazioni o modifiche, si sono attenute ai Dpcm del Governo. Infine, si sono le specificità delle due isole. Fin dal 22 febbraio scorso il presidente della Regione Christian Solinas ha progressivamente 'blindato' la Sardegna con una serie di provvedimenti. E per settimane ha insistito per bloccare il traffico passeggeri, misura che ha poi ottenuto dalla ministra del Trasporti Paola De Micheli il 14 marzo scorso: per viaggiare da e verso la Sardegna, e solo per motivi eccezionali, serve infatti una speciale autorizzazione del presidente della Regione da richiedere on line sul sito istituzionale. Con altre ordinanze Solinas aveva intanto schierato 1.300 agenti del Corpo forestale regionale per incrementare i controlli, soprattutto nei comuni costieri, presi d'assalto dai proprietari di seconde case, arrivati soprattutto dalle regioni del Nord Italia. E poi stop ai collegamenti marittimi con la Corsica e taglio netto del trasporto pubblico locale e delle corse dei traghetti (almeno del 20%) che collegano la Sardegna con le isole di San Pietro (Carloforte), La Maddalena e L'Asinara. Le restrizioni ai trasporti, che limitano anche i voli dal solo aeroporto di Cagliari, sono previste da un'ordinanza in scadenza il 25 marzo, domani, e che dovrebbe essere prorogata. La Giunta ha anche annunciato ieri un'imminente nuova ordinanza per disciplinare alcune situazioni sollevate dall'Anci Sardegna, in particolare quella dei cosiddetti hobbisti agricoli: nei paesi dell'isola almeno il 40% delle famiglie conduce orti, frutteti, vigneti e uliveti, attività che andrà inquadrata in base alle restrizioni nazionali anti Covid-19. Il tentativo di vietarla del tutto è stato sventato da una levata di scudi generale delle comunità, poi raccolta dai sindaci: per la maggior parte degli 'hobbisti', le coltivazioni non sono un passatempo ma contribuiscono a mantenere la famiglia. Anche la Sicilia si è blindata con i provvedimenti del governatore Nello Musumeci e con quelli accordati dal governo, in particolare per quanti riguarda i collegamenti aerei e quelli marittimi, che da giorni hanno subito una drastica diminuzione. Ultima in ordine di tempo, nel valzer delle ordinanze, è quella firmata oggi dal sindaco di Messina, Cateno De Luca, che prevede l'istituzione di una banca dati dei passeggeri che devono attraversare lo Stretto e un servizio di prenotazione on line. Il nuovo provvedimento entrerà in vigore il 26 marzo alle 14. La mancata osservanza comporta salate sanzioni e il divieto di transito veicolare all'interno del territorio comunale. L'ordinanza anti-coronavirus dispone che i concessionari per il trasporto navale e ferroviario, istituiscano un servizio di prenotazione dei titoli di viaggio on-line mediante la creazione di una banca dati condivisa, nella quale dovranno essere inseriti i nominativi dei passeggeri, le ragioni dello spostamento, il luogo da raggiungere e l'indirizzo dove si intende trascorrere l'autoisolamento.

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