Cronache
Coronavirus,il caos mascherine.In Puglia solo 1215,ma ne servirebbero 100 mila
Il commissario Domenico Arcuri ammette: "Il sistema si è inceppato, c'è una discrepanza di numeri"
Coronavirus, il caos mascherine. In Puglia solo 1215, ma ne servirebbero 100 mila
L'emergenza Coronavirus continua su tutti i livelli in Italia. Non si trovano più mascherine, la Protezione Civile dice che le ha inviate, le Regioni rispondono non è vero ed è caos. Lo ammette lo stesso commissario per l'emergenza Domenico Arcuri: "Effettivamente c’è una discrepanza che non mi aspettavo, e che ancora oggi non mi spiego, tra il numero di mascherine che inviamo e quelle che arrivano, non so se è un problema di corriere o di aziende ma da qualche parte il meccanismo si inceppa". Il commissario Arcuri - spiega Repubblica - non lo dice esplicitamente, ma le sue parole finiscono per interpellare le responsabilità della Protezione Civile (presente alla riunione con i dirigenti Luigi D’Angelo e Agostino Miozzo) cui spetta il compito di portare sul territorio il materiale.
Il tema della distorsione è stato sollevato dai governatori di Puglia e Campania, seguiti da quelli di Calabria e Sicilia, aprendo uno scenario da Nord contro Sud. In Puglia 1.215 Ffp3 quando invece ne servirebbero 100 mila. In Sicilia in un mese hanno avuto 153 mila chirurgiche, il fabbisogno è di tre milioni. Spiega il dottor Danny Sivo, responsabile pugliese del Sistema di sicurezza del lavoro negli ospedali: "Le aliquote di materiale da distribuire sono calcolate con un algoritmo pensato male: valuta il numero dei contagiati, e non quello degli operatori sanitari. Una mascherina - prosegue Repubblica - protegge un medico sia che questi curi una persona sia che ne curi dieci". Fino ad oggi per le Regioni è stato difficile acquistare direttamente. «Ho fatto ordini per 83 milioni ma in pratica mi muovo come un contrabbandiere, perché da Roma ci bloccano il materiale per poi distribuirlo altrove", spiega il governatore pugliese Emiliano. "Non accadrà più", ribattono fonti della Protezione Civile. "Le Regioni avranno libertà di approvvigionamento". La situazione è talmente caotica che pure i tecnici del Capo, Angelo Borrelli, ammettono "qualche dato non torna".