Cronache
Coronavirus, la terapia al plasma abbassa di molto la mortalità, dal 20 al 6%
Il tasso di decessi di pazienti intubati e curati col sangue di altri guariti è calato drasticamente. Lo rivela uno studio di Regione Lombardia
Coronavirus, la terapia al plasma abbassa di molto la mortalità, dal 20 al 6%
L'emergenza Coronavirus in Italia continua, i malati sono ancora tanti, così come i pazienti in terapia intensiva. Ma, in attesa di un vaccino, per cui ci vorrà almeno un anno, diverse cure sembrano aver portato benefici a tante persone affette da Covid-19. Tra queste c'è quella con l'uso del plasma iperimmune, vale a dire usando il sangue di pazienti ormai guariti. Uno studio pilota di Regione Lombardia ha dato esiti importanti. La mortalità per coronavirus nelle terapie intensive - si legge sul Corriere della Sera - è passata dal 13-20% al 6%. La sperimentazione iniziata il 17 marzo e conclusa l’8 maggio, ha coinvolto 46 pazienti.
I dati sono stati presentati ieri dal presidente della Lombardia Attilio Fontana, dall’assessore alla Sanità Giulio Gallera e dagli esperti del Policlinico San Matteo di Pavia e dell’ospedale Carlo Poma di Mantova. La Lombardia intende ampliare lo studio e creare una banca del plasma iperimmune. Si partirà richiamando tutti i guariti passati dagli ospedali «affinché vengano a donare il plasma dopo aver verificato il livello di anticorpi», dice l’assessore Gallera. Poi toccherà ai donatori Avis delle aree più colpite dall’epidemia da Coronavirus.